CGIA: FORNITORI ASL, ANCHE 4 ANNI PER ESSERE PAGATI

Serve la pazienza di Giobbe – non meno che solidità finanziaria – per lavorare in Italia con le aziende sanitarie locali. Una ditta fornitrice privata puo’ dover aspettare piu’ di 4 anni per essere pagata. Se poi le Asl sono quelle della Campania e della Calabria bisogna comunque mettere in preventivo oltre 1000 giorni (quasi 3 anni) per veder saldate le fatture. La peggiore in assoluto è l’Asl di Napoli 1 Centro: per pagare impiega 1.676 giorni, equivalenti a 4 anni e 7 mesi. A fissare nero su bianco i tempi eterni dei pagamenti in sanità ci ha pensato l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. L’associazione artigiana guidata da Giuseppe Bortolussi è andata a investigare su quella che è ritenuta una delle peggiori piaghe per il sistema economico: l’incertezza, meglio la lungaggine insopportabile dei pagamenti da parte di Usl ed ospedali della Penisola. Un fenomeno che, conteggiato tutto insieme, vale circa 40 miliardi di euro, e che mette con le spalle al muro aziende e ditte fornitrici, talvolta con esiti tragici (vedi i suicidi di imprenditori rimasti con le casse vuote).
Se quella di Napoli Centro e’ il caso limite, ci sono pero’ almeno 8 aziende sanitarie, tra Campania e Calabria, in cui i passano delle ditte arrivano dopo 1.000 giorni. Al contrario nel Paese solo due Asl su 286 (0,7% del totale) pagano le imprese fornitrici entro 60 giorni: sono quelle di Crema (46) e Mondovi’ (23). Restando invece alle Asl che finiscono nella graduatoria da maglia nera, dopo Napoli si trova l’Asl San Sebastiano di Caserta, che onora i pagamenti dopo 1.414 giorni (poco piu’ di tre anni e 10 mesi), mentre all’Asl provinciale di Crotone ne occorrono 1.335 (tre anni e otto mesi). Nella sotto-graduatoria dei 1000 giorni e piu’, ci sono l’Ospedale Federico II di Napoli (1.321 giorni), l’Ospedale di Cosenza (1.257 giorni), l’Asl di Salerno (1.157 giorni), l’Azienda Ospedaliera Pugliese di Ciaccio-Catanzaro (1.038 giorni) e l’Asl di Cosenza (1.033 giorni). A livello regionale, la Calabria guida la classifica dei peggiori pagatori, con una media di attesa tra tutte le sue Als di 925 giorni, seguita dalla Campania (771) e ben distanziato dal Lazio (387). La migliore invece e’ il Trentino Alto Adige, con una media di 92 giorni. ‘Questa anomalia tutta italiana – afferma Bortolussi – deve terminare. I ritardi influiscono negativamente sulla liquidita’ e stanno complicando la gestione finanziaria delle imprese fornitrici. Inoltre gli effetti negativi sono aumentati considerevolmente proprio in questi ultimi mesi di recessione economica, visto che l’accesso a qualsiasi forma di credito e’ diventato piu’ difficile’. Bortolussi ricorda peraltro che le pubbliche amministrazioni, di regola, godono di flussi di entrate certe, prevedibili e continui rispetto alle imprese private.