FISCO: DOPO CORTINA ALTRI BLITZ IN POSTI VIP

Il blitz di Cortina non è nè il primo nè l’ultimo: l’attività degli 007 del fisco proseguirà, come sempre, e punterà soprattutto sui luoghi frequentati dai Vip. Anche perchè l’evasione più forte non si annida certo nei quartieri popolari o d’inverno tra gli stabilimenti balneari chiusi. Questa l’indicazione che arriva dall’Agenzia delle Entrate dopo il clamore e le polemiche suscitate dal blitz di Cortina. E non si tratta, spiega il numero uno dell’Agenzia Attilio Befera, di un’attività ‘discrezionale’. Come dire: facciamo solo il nostro dovere. Un dovere che non ha – come invece accusano alcuni esponenti della Lega – una matrice ‘politica’. E questo è dimostrato anche dalla gran quantità di controlli effettuati soprattutto d’estate a sud dello stivale. In fondo la logica dei controlli è chiara: ci si concentra soprattutto sulle zone più frequentate proprio durante il picco della stagione turistica per stanare, a esempio, gli esercenti furbetti che non emettono lo scontrino. Anche se per esempio Fiscoequo denuncia che questo tipo di attività di controllo è sempre meno frequente con un calo l’anno scorso del 700%. Ma – sostengono i commercialisti – molto meglio i controlli reali che le elaborazioni statistiche.
E i blitz piacciono anche ad Adusbef e Federconsumatori.
Da segnalare pero’ anche oggi nuovi attacchi ad Equitalia: minacce a Modena, busta con proiettile al direttore di Livorno e insulti contro la sede di Caserta. Tanti che il Direttore centrale ‘servizi enti e contribuenti’ di Equitalia, Angelo Coco, afferma: siamo preoccupati, ma andremo avanti.
Befera risponde alle accuse di aver creato problemi alla stagione turistica di Cortina: ‘abbiamo fatto andar bene gli affari, in quel giorno. I ristoranti hanno aumentato i loro ricavi del 300% rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente. Quindi non abbiamo danneggiato il turismo, tutt’altro: abbiamo favorito gli esercizi commerciali’. E rispondendo alla vecchia frase dell’ex premier, Silvio Berlusconi (‘se uno Stato mi chiede il 50% di quello che guadagno mi sento moralmente autorizzato ad evadere’) aggiunge: se si dice che evadere e’ giusto vuol dire che ‘non siamo in un mondo civile’. In ogni caso ‘se i controlli li abbiamo fatti a Cortina non e’ per un pregiudizio verso qualcuno ma perche’ sapevamo, segnalazioni alla mano, a cosa andavamo incontro’. Quindi controlli ‘se ne faranno ancora’ e ‘gli italiani devono decidere che cosa vogliono. E lo dico a chi, come Beppe Grillo, sull’argomento mi pare in confusione. Perchè a parole tutti sono d’accordo a fare la lotta all’evasione ma solo quando non li riguarda’. Ancora molto arrabbiato si mostra pero’ il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi: ‘e’ emerso che i dati forniti dalle Entrate sono stati palesemente manipolati per far notizia e giustificare un’azione da stato di polizia’. Preoccupati anche gli albergatori che annunciano le prime disdette. Arrabbiato anche il governatore del Veneto Luca Zaia che, in polemica con Salvo Fleres di Grande Sud che aveva bollato come ‘stupidaggini’ le rimostranze del Governatore, chiama in causa direttamente Mario Monti: ‘utilizzi questa polemica per dimostrare che non ci sono due pesi e due misure’. Taglia corto Antonio De Poli (Udc): non esiste una lotta all’evasione del Sud o del nord. Ne nasce una polemica politica che vede due schieramenti contrapposti: chi dice che allora bisogna controllare anche a Sud e chi, come il Futurista, gli punta il dito addosso accusandoli di voler proteggere gli evasori. Una cosa è certa i blitz proseguiranno: ‘la stagione invernale e’ ancora lunga…’, dice il direttore dell’accertamento, Luigi Magistro.