
Nell’ambito dell’ordinaria attività di vigilanza a tutela delle procedure attinenti la spesa pubblica, il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Udine ha avviato un monitoraggio sui soggetti percettori di finanziamenti (a fondo perduto) concessi dalla Regione Friuli Venezia Giulia a persone fisiche residenti per l’acquisto della c.d. “prima casa”. Trattasi in particolare di un peculiare finanziamento che privilegia le persone fisiche residenti nella richiamata Regione a Statuto Speciale prevedendo forme di intervento di edilizia agevolata attivata da soggetti privati finalizzata alla costruzione, acquisto o recupero di abitazioni. Alla conclusione delle indagini sono stati individuati n. 38 soggetti che hanno percepito contributi stanziati per complessivi euro 823.000 senza averne titolo. Tra i casi più eclatanti, quello di soggetti percettori di contributo che avevano poi locato “a nero” a terzi l’abitazione o altri che avevano indicato nelle richieste di finanziamento redditi per poche centinaia di euro annui mentre gli accertamenti condotti avevano rilevato situazioni reddituali “effettive” di importo anche venti volte superiore ed, infine, ulteriori che si erano “dimenticati” di dichiarare nelle domande i redditi derivanti da altre proprietà immobiliari e/o fondi patrimoniali ammontanti a centinaia di migliaia di euro. Le indagini sono state condotte in sinergia con la Regione Friuli Venezia Giulia cui sono state partecipate le irregolarità riscontrate al fine di revocare i finanziamenti e richiedere la restituzione delle agevolazioni indebitamente concesse. Infine, i soggetti percettori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Udine o alla Prefettura del capoluogo di provincia per la violazione dell’art. 316 bis c.p. che a seconda dell’importo percepito prevede sanzioni amministrative o penali per chi dichiara elementi falsi (o omette di dichiararne di veri) nelle domande tese a godere di erogazioni pubbliche.