Dissesto idrogeologico, Moscatt (Pd) presenta un odg concordato col consiglio nazionale dei geologi

Nella giornata in cui si svolgono gli stati generali contro il dissesto idrogeologico organizzato dalla struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura e proprio alla luce dell’incontro avvenuto ieri tra il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente nazionale del consiglio dei geologi Gian Vito Graziano, – in cui il rappresentante del governo ha evidenziato che la collaborazione con i geologi e il contrasto al dissesto idrogeologico rappresenta una delle grandi priorità di questo governo -, il deputato nazionale del Pd Antonino Moscatt ha presentato un Odg concordato proprio con il consiglio nazionale dei geologi e gli esperti del settore per l’Istituzione degli uffici geologici territoriali (UGT).

"Il governo in questi mesi sta facendo molto ma credo vada fatto uno sforzo superiore. Mi sono chiesto – ha spiegato Moscatt – quali misure possono ancora essere attuate per prevenire le esondazioni, i fiumi che straripano, le piogge che allagano, i costoni che cedono e le frane che devastano città. Quale metodologia venisse applicata e come si potevano affrontare eventuali futuri eventi calamitosi più che gli allarmismi dell’immediato. Occorre monitorare ed attivare tutto ciò che risulti utile a garantire l’incolumità dei cittadini e per questo – continua il deputato Pd – ho presentato un odg sul collegato ambientale che impegna il Governo ad istituire, presso le Regioni con finalità di supporto ai Presidenti, gli Uffici Geologici Territoriali (UGT). Monitoraggio dei territori, programmazione di interventi nelle aree a rischio idrogeologico, supporto agli enti locali, azioni di vigilanza sulla rete idrografica secondaria, supporto agli uffici di protezione civile ed agli uffici tecnici dei comuni, sono alcuni dei punti evidenziati nell’Odg che punta a fortificare prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico. In parte é quello che ci chiedono gli italiani che in ogni regione vivono un fenomeno sempre più strutturale e sempre meno – conclude Antonino Moscatt – casuale".