RADIO ZANCA: AAA cercasi disperatamente Dissesto e/o Cementificazione Selvaggia

Siamo in guerra, anche se non so chi l’abbia dichiarata: dissesto idrogeologico e cementificazione selvaggia, temi magicamente latitanti da qualche mese a questa parte …… impossibile trovarne traccia. Dopo aver occupato pagine e pagine di giornali e telegiornali ed essere stati al centro di proteste, dibattiti e convegni sono stati accantonati nel dimenticatoio. Non se ne parla più neppure al bar consumando la consueta mezza con panna o in pizzeria con gli amici. Il distratto Osservatore straniero si complimenterebbe pensando che la comunità intera si sia brillantemente mobilitata per la loro eliminazione sconfiggendoli definitivamente. Io mi limito a registrare i risultati oggettivi del sacco edilizio: il turismo ha il volano dell’economia, colpendolo si impoverisce tutta la comunità. Non a caso la Procura in alcune inchieste ha visto addirittura l’ombra della piovra dietro lo scempio. Infatti, in un Paese normale non ci si interessa più di fatti tanto gravi solo dopo averli superati grazie al risanamento del territorio dal punto di vista idrogeologico e al fermo dell’irrazionale accrescimento urbanistico. In verità niente di tutto questo si è verificato, zero opere di salvaguardia diffuse, niente nuovi boschi, assenza di manutenzione del territorio, nessuna riduzione degli indici edificatori e delle aree edificabili. E allora come si spiega che l’opinione pubblica non si interessa più di Dissesto e Cementificazione Selvaggia? Non dipende certo dei capricci della Moda, dalla squadra che ha vinto lo scudetto, dell’aumentare o diminuire del buco dell’Ozono o dall’esemplare “Girata” della Vara. Poiché non è variato nulla relativamente le cause, probabilmente, i motivi di tale calo di attenzione dovrebbero essere ricercati nella nuova sensibilità di chi giustamente si affaticava a ribadire la gravità di queste anomalie territoriali. Di sicuro, però, guardando queste zone violentate dal cemento e dall’abusivismo, si finisce per credere che i messinesi, quella guerra, se la siano almeno in parte dichiarata da soli. Moltiplicando i metri cubi di ville e palazzine. Troppo immorale, troppo barbaro davanti ai morti. Con o senza marce, però, la cementificazione negli ultimi anni non ha trovato ostacoli. Si deve trattare di una questione di prospettive, di punti di vista e, soprattutto, delle peculiarità di chi possiede certe prospettive. Evidentemente Dissesto Idrogeologico e Cementificazione Selvaggia devono fare paura solamente se considerati dall’alto; invece, a quanto pare, visti dal basso non sembrano tanto pericolosi e, quindi, potendo tralasciarli ci si può dedicare ai Murales, alla Guerra in Siria, al MUOS ecc. ecc. Almeno fino alla prossima tragedia, ma, quando sarà, menti eccelse rispolvereranno lo spettro dell’abusivismo per coprire le inefficienze di chi amministra dal Basso, dall’Alto e pure di Traverso e così siamo sempre tutti contenti.