
"Infierire su di lui (Berlusconi) è da fascisti"! Così scrive la Annunziata su quel notiziario radical-capitalista dal nome globalizzato e improponibile da cui impartisce lezioni di saccente professionalità a tutti gli altri colleghi, non solo italiani. Mah, io non sono giornalista però mi sorprende come nessun appartenente a questa categoria, almeno finora, si senta offeso dal leggere una simile castroneria. Non entro nella annosa diatriba Berlusconi si, Berlusconi no. Neppure è il caso di commentare "a caldo" se il Cavaliere sia del tutto finito. Sono certo che sia troppo presto per una analisi compiuta. E che occorra aspettare uno dei probabilissimi mandati di cattura che qualche coraggioso e integerrimo magistrato gli spiccherà al più presto. Che intanto tantissimi "infieriscano" sulla triste sorte del reo è oggettivamente comprovato. Che però fossero truci fascisti dalla "pulsione interiore che fa infierire sui nemici vinti" non lo sapevo neppure io che pur seguo (da fascista dichiarato) quel che avviene. E così apprendo ora, vista la straripante abbondanza di massacratori del "nano di Arcore", che il fascismo è assolutamente maggioritario nel nostro paese. Da Grillo a Vendola, passando attraverso tutto il Pd, i montiani e persino (non tanto sotto sotto) qualche alfaniano, la maggioranza dei politici ha approfittato della magistratura per dare addosso al (prossimo ex) Cavaliere. Se poi aggiungiamo praticamente tutta la stampa, i blog, trasmissioni radio e televisive, prediche di vescovi e sacerdoti, interventi di economisti, politologi, sociologi e affini, non si riesce davvero a delimitare la fascia di quanti "infieriscono". Fascisti, per la Annunziata. La quale, assolutamente dimentica delle ben piú gravi e serie prove di linciaggio offerte congenitamente dal tanto amato marxismo e dai suoi esponenti passati, presenti e futuri, monda la comune matrice con il Crimi di turno ricorrendo al vecchio trucco staliniano. Dare del fascista al compagno di militanza per poi farlo fuori senza problemi. Chissà se qualcuno, piú o meno interessato, troverà il coraggio di rivendicare le proprie origini.
Grazie per l’attenzione
Vincenzo Mannello