
Sarà inaugurata mercoledì 12 settembre, alle ore 18,30, nel salone della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Corso Garibaldi n° 67, a Castelllammare del Golfo, la mostra fotografica "Qui stiamo tutti bene, così spero di te…", note ed immagini per la creazione di un museo dell’emigrazione castellammarese. Le immagini che saranno proposte sono state selezionate dall’architetto Camillo Galante, curatore della mostra, del catalogo e delle note. La mostra, così come le note, sono solo “frammenti della storia dell’emigrazione castellammarese”, frammenti di una storia che è ancora tutta da indagare, scrivere e descrivere. Attività che la mostra intende stimolare nell’ottica della valorizzazione dell’emigrazione castellammarese e del riconoscimento della necessità e importanza della conservazione della memoria e del ricordo di tale pagina, non secondaria, della storia locale. Pur trattandosi di una mostra legata al tema dell’emigrazione, l’esposizione non presenta immagini della “partenza dei bastimenti”, degli abbracci, degli addii e delle lacrime, nè del “viaggio” e dei suoi accessori, valigie di cartone, passaporti, biglietti, locandine delle compagnie di navigazione (tutti “ingredienti” d’obbligo di ogni mostra sull’emigrazione che si rispetti), quanto piuttosto immagini di coloro che son partiti e di coloro che sono rimasti. Si tratta in prevalenza di fotografie, della prima metà del ’900. Immagini di uomini, donne e bambini, singoli o gruppi, che hanno costituito il cosiddetto “collante affettivo” per coloro i quali erano costretti a separarsi per cercare fortuna migrando verso lidi lontani. Si tratta, dice il curatore, Camillo Galante, “di rappresentazioni di sè, nel reciproco tentativo di raccontarsi l’uno all’altro con la fotografia, di dare concreta testimonianza e senso a quel “qui stiamo tutti bene”, che era parte immancabile della comunicazione scritta; frammenti non sempre fedeli di realtà assai più complesse e contraddittorie”. Sono foto di studio, spesso pose con il vestito buono delle grandi occasioni. Quelle grandi occasioni che scandivano ed ancora scandiscono la vita di qua e di là dall’Atlantico. Ci sono i bambini che crescono, la cresima, la figlia diplomata, quel bravo ragazzo così piccolo un tempo ed ora cresciuto così bene, il matrimonio in grande stile con le “girls”, i “boys” ed i paggetti. Foto mandate ai parenti, foto mandate agli amici. Foto “minori”, di autori spesso ignoti, ma che in qualche caso riecheggiano pose ed ambienti dei grandi maestri della fotografia e richiamano alla nostra mente ambientazioni cinematografiche. La mostra rimarrà aperta al pubblico nei locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Castellammare del Golfo, dal 12 al 18 settembre. Della mostra, realizzata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso e che ha il patrocinio del Comune di Castellammare del Golfo, è stato realizzato un catalogo che, oltre a raccogliere le foto, fornisce un altro “frammento”, una sintetica documentazione della stagione della costituzione delle Società di Mutuo Soccorso castellammaresi (ben quattro) in America, nel corso del primo novecento.