La filosofia di Plotino si può sintetizzare Plotino con l’anima e l’Uno. Dalla Grecia al mondo tardoantico: Plotino è il grande mistico della filosofia. La puntata di “Filosofi si nasce” (in onda il 24 dicembre 2025 alle ore 06.00, 14.00 e 22.00 su Rai Radio Techete’) condotta da Edoardo Lamedica e curata da Giacinto De Caro, racconta la gerarchia dell’essere (Uno, Intelletto, Anima) e l’esperienza dell’estasi come ritorno all’origine. Le considerazioni sui vari aspetti del pensiero del neoplatonico Plotino sono state svolte da Riccardo Chiaradonna, professore di storia della filosofia antica alla Sapienza di Roma.
Plotino (203/205 – 270 d.C. circa) è stato un filosofo greco antico, considerato il massimo rappresentante del neoplatonismo. La sua dottrina ha avuto un’influenza significativa sulla filosofia, la teologia e la mistica per secoli.
Il nucleo della filosofia di Plotino è la teoria dell’emanazione, secondo la quale tutta la realtà deriva spontaneamente dall’Uno (o Bene), un principio supremo, trascendente e ineffabile, al di sopra dell’essere e del pensiero.
Il processo di emanazione si sviluppa attraverso tre ipostasi principali: L’Uno (o Bene): Il principio primo, illimitato e privo di attributi, che genera per “traboccamento” o irradiazione, come la luce dal sole.
L’Intelletto (o Noûs): La prima emanazione dall’Uno, che contiene il mondo delle Idee platoniche.
L’Anima (universale e individuale): Emanata dall’Intelletto, è il principio di vita e movimento del mondo sensibile, che si trova al confine tra il mondo intelligibile e quello materiale.
La materia, per Plotino, è il grado più basso dell’emanazione, intesa come non-essere e come principio del male, non come forza attiva, ma come privazione del Bene e dell’unità.
Le opere scritte di Plotino sono i 54 trattati che il suo allievo Porfirio raccolse e organizzò in sei gruppi di nove, chiamati le Enneadi.
