LA LETTERA: L’emergenza Sanità e le problematiche di coloro che lavorano nelle strutture sanitarie

Caro direttore,

il tema della sanità è molto comune oggi, e non ci sono a ora buone prospettive. Chi lavora nella sanità è sottopagato, vi faccio un esempio. Un operatore socio sanitario prende poco meno di un’infermiera, che comunque è una figura professionale con una laurea triennale e più responsabilità. Sicuramente gli OSS dovrebbero prendere anche di più e non di meno dello stipendio attuale, ma sicuramente non sono bilanciati. Il carico di lavoro è pesante e spesso manca personale: in un reparto di 20 persone a volte siamo 2 infermieri e 1 OSS, cosa mai sentita. Purtroppo è così e ci possiamo fare poco.
Spesso nella sanità si parla anche di demansionamento tra le figure, anche se sono d’accordo che per questo tipo di lavoro ci debba essere una buona equipe. Riguardo al Pronto soccorso e gli accessi in ospedale, la situazione è veramente critica. Spesso mancano posti letto e i malati si trovano a stare giorni sulle barelle per poi essere collocati. È vero anche che (spesso) le persone si recano al Pronto soccorso per sciocchezze: si dovrebbe andare per sintomi seri non per una scarica di diarrea o una febbre a 39… Esiste il medico di famiglia o comunque la Guardie medica.

Sono sicura che con un sistema migliore, soprattutto selettivo, ci sarebbero meno casi e più opportunità per i veri malati che necessitano cure oltre che di una tachipirina o una compressa di Imodium.
Riguardo invece alle visite con il CUP, mutua o libera professione… Purtroppo sì, è vero, ormai tante persone si ritrovano ad andare a pagamento proprio perché le liste sono chiuse o sono piene. Questo anche perché ci sono tante persone esenti. Che dire su questo, posso dire poco, è una vergogna. Spesso però ci sono dei posti occupati perché magari la gente non sa prenotare. Adesso esistono portali CUP online, ma capisco che tante persone, come gli anziani, magari non ci sanno andare e di conseguenza non sanno delle eventuali disponibilità.
Io lavoro in sanità e non è facile per nessuno, a partire dai medici e a finire agli operatori socio sanitari. Ma come dico sempre, non dipende da noi e non siamo a lavorare con dei macchinari, ma con delle persone, quindi una volta scelto questo lavoro, non lo si fa per lo stipendio, lo si fa per empatia, gentilezza e sensibilità. Grazie per la vostra disponibilità.

 

Asia M.