E’ noto che un Paese ad inflazione zero o negativa dovrebbe essere un Paese in crisi per mancanza di iniziativa economica. Dovremmo quindi esser contenti che anche questo mese le stime Istat (1) fanno sapere che a livello annuale siamo a +1,2%, mentre – uka! – siamo a -02% su base mensile? Questo mentre continuiamo ad essere fanalino di coda dell’Ue per il reddito reale negli ultimi 20 anni: -4% (dati Eurostat -2), mentre nel resto del nostro Continente la crescita media è di +22%? E questo mentre il carrello della spesa (punto di riferimento base per l’andamento) è a +1,9%? Mentre la fiducia dei consumatori ne risente per via di preoccupazione su disoccupazione e risparmi (3)?
Le domande potrebbero continuare e sarebbero sempre di preoccupazione.
La domanda delle domande è: ma perché non c’è inversione? Risposte di vario tipo, dipende se a darle sono gli entusiasti del governo o i permanentemente contrari allo stesso… dove, siccome tutti si esprimono a slogan e invettive uno contro l’altro, il banale auditore non riesce mai a capire chi ha ragione e chi torto. E ritorna la domanda delle domande: ma perché non c’è inversione?
Noi azzardiamo che la principale causa sia mancanza di concorrenza e di mercato, nonché burocrazia soffocante e incapacità di far sì che non si debba sopravvivere grazie a condoni ed evasione fiscale. Cause “bipartisan” ampiamente generiche che meriterebbero tomi di analisi e spiegazioni.
Ma vogliamo essere positivi. Vediamo cosa il governo partorirà con la manovra di bilancio.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/notizia/inflazione+annuale+crescita+stima+istat_141779.php
2 – https://www.aduc.it/notizia/reddito+reale+crescita+tranne+grecia+italia_141755.php
