Si è svolto a Roma, all’interno dell’aula magna della Scuola di lettere, filosofia e lingue dell’Università Roma Tre, l’evento “Riconoscere la violenza, scegliere il rispetto”, un incontro dedicato agli studenti di tutta Italia per capire come riconoscere i segnali della violenza e costruire relazioni fondate sull’ascolto e sulla parità.
La giornata rientra nelle attività promosse da “Progetto rispetto! Insieme contro la violenza di genere”, l’iniziativa nazionale sostenuta da Fondazione Conad Ets con il supporto della Polizia di Stato, nata per fornire a docenti, famiglie e studenti, materiali didattici capaci di stimolare una riflessione consapevole su concetti fondamentali come parità e consenso, attraverso un portale informativo con materiali approvati dalla Polizia di Stato e anche attraverso incontri nelle scuole.
All’evento, moderato dalla direttrice di Fondazione Conad Ets Maria Cristina Alfieri, hanno preso parte il capo della Polizia Vittorio Pisani, il rettore dell’Università degli studi Roma tre Massimiliano Fiorucci e il presidente di Fondazione Conad Ets Luca Signorini.
Il prefetto Pisani, nel suo intervento, ha ricordato come i fenomeni dei femminicidi e della violenza di genere siano ancora molto diffusi su tutto il territorio nazionale.
Il Capo della Polizia ha lodato l’iniziativa messa in campo con Fondazione Conad e Università degli studi di Roma Tre, perché contribuiscono a diffondere la cultura del rispetto soprattutto tra i più giovani.
Purtroppo, ha sottolineato il Prefetto, serve un cambiamento culturale che si potrà dire realizzato solo quando ci saranno zero omicidi, zero ammonimenti e zero braccialetti elettronici. Il sistema di prevenzione, infatti, funziona ma non è sufficiente.
È fondamentale, ha specificato il Direttore generale della pubblica sicurezza, intervenire nei processi educativi adolescenziali trasmettendo il valore del rispetto degli altri e del rispetto del “No”.
Durante l’evento è stato presentato, inoltre, il docufilm “Io sono Giulia” con l’intervento del regista Luca Pagliari, di Concetta Raccuia, la mamma di Sara Di Pietrantonio, la studentessa romana uccisa nel 2016 dal suo ex fidanzato, del vice questore della Polizia di Stato Maurizia Quattrone, che all’epoca condusse le indagini per l’omicidio di Sara, e, in collegamento telefonico, Giulia, la protagonista del docufilm
L’opera, dedicata al tema della violenza di genere e pensata come strumento formativo per le scuole, racconta una storia di violenza vissuta in prima persona, che permette a studenti e studentesse di immedesimarsi, capire e reagire.
All’iniziativa, che ha rappresentato una giornata di preparazione e confronto in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, prevista per il 25 novembre, hanno partecipato centinaia di studenti presenti nell’aula magna e circa 120mila collegati in diretta streaming da scuole di ogni regione d’Italia sul canale YouTube della Polizia di Stato e sul portale di “Progetto rispetto”.
L’evento si è inoltre arricchito dell’intervento del direttore del Servizio centrale anticrimine della Polizia di Stato Marco Martino, e del contributo del presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere Martina Semenzato.
Molto apprezzati dai giovani anche gli interventi conclusivi dei content creator Gaia Garavaglia, Iris Di Domenico, Maurizio Valente e dell’illustratrice Elisa Lanconelli, che hanno condiviso con la platea il loro modo di utilizzare i social e le immagini per contrastare gli stereotipi di genere e promuovere una cultura del rispetto.
