CATANIA – Il progetto Nessunə si educa da solə giunge al suo atto conclusivo. Il progetto che ha attivato una nuova comunità educante nel territorio etneo è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrato della povertà educativa minorile, e ha concentrato l’attenzione nel quartiere San Giorgio di Catania dove l’impegno di Officina Socialmeccanica – capofila del progetto – è stato potenziato da Ludum il museo delle scienze, i Briganti di Librino, il Liceo Classico N.Spedalieri e l’I.C. San Giorgio di Catania. Per celebrare quasi tre anni di lavoro svolto nel territorio, i partner con il sostegno del CSVE – Centro Servizi Volontariato Etneo organizzano una festa di quartiere Terzo tempo in Quartiere – Giramondo in festa che si terrà a Catania (Via Grimaldi 9 – Piazzale antistante la scuola IC San Giorgio) il 14 novembre dalle 16.
La festa comprenderà giochi, spettacoli e performance, è l’esito diretto di un processo partecipativo che ha visto la comunità co-creare ogni suo elemento: la sua “drammaturgia” è stata costruita a più mani, trasformando l’evento in un momento di celebrazione collettiva.
All’interno della festa ci sarà l’atto performativo corale “Accontentarsi. Atto unico in dieci voci, cinque quadri e un applauso finale”, che indaga il confine tra soddisfazione e rinuncia, tra desiderio e quiete. Lo spettacolo nasce all’interno di un percorso di formazione in drammaturgia di comunità rivolto ai docenti dell’IC San Giorgio, che sono dunque anche autori e performer. Attraverso un lavoro di scrittura condivisa, il gruppo ha dato vita a un testo originale composto da voci, gesti e frammenti reali di testimonianze raccolte durante il percorso. In cinque quadri, tra parola, suono, proiezione e movimento, la performance mette in scena una riflessione collettiva sul “ci si accontenta”: un atto di equilibrio o una forma di resa? Il pubblico è invitato a partecipare a questo dialogo aperto, fino all’ultimo gesto condiviso, un applauso che diventa parte della drammaturgia stessa, all’interno di un progetto di teatro di comunità che dà voce a chi, come i docenti, ogni giorno costruisce relazione, apprendimento e ascolto.
«Si tratta dell’evento finale del progetto Nessunə si educa da solə – affermano gli organizzatori – Un traguardo è stato raggiunto e il percorso per continuare a rendere questo traguardo non una fine ma un valico da attraversare per continuare il percorso è stato individuato. Durante questi anni la comunità educante è stata immaginata, pensata, progettata, rafforzata, proposta, e poi ancora ripensata, riprogettata, riproposta… in un continuo movimento a spirale, la pedagogia degli oppressi di Freire, del resto, è stata la nostra guida costante. L’obiettivo è offrire un’esperienza che rispecchi desideri e bisogni degli abitanti del territorio».
La festa di comunità così come è stata costruita e il lavoro di costruzione del patto educativo che ha visto protagonisti oltre a tutti i partner del progetto, altri partner istituzionali come la Sesta Municipalità, gli istituti Musco e Brancati e lo IACP sono gli esempi tangibili del lavoro che è stato e del lavoro che sarà.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org
