
Dopo il debutto al Teatro Arena del Sole di Bologna, lo scorso 13 giugno, con la partecipazione straordinaria di Tosca, La valigia della libertà – Storia di una disobbedienza civile, scritto e interpretato da Valentina Petrini, ha proseguito il suo percorso toccando il Castello Caracciolo di Sammichele di Bari, il Teatro Fusco di Taranto – dove ha visto la partecipazione speciale di Diodato – il Teatro di Villa Lazzaroni a Roma e la Camera dei deputati, su invito dei vicepresidenti di Camera e Senato.
Lo spettacolo approda ora all’Auditorium Municipale Pasquale De Angelis, in via Aldo Ballerini (VIII Municipio), dove Valentina Petrini sarà affiancata da Pasquale Filastò al violoncello, Paola Bivona alla voce e all’ukulele e Alessio Podestà alla fisarmonica. Il coordinamento artistico è affidato a Norma Martelli.
Data e luogo non sono casuali. Il 31 ottobre di due anni fa Sibilla Barbieri ha esercitato il suo diritto all’autodeterminazione, ha “Disobbedito”. Sicuramente avrebbe preferito essere con noi, a realizzare le tante idee su cui abbiamo fantasticato, che abbiamo negli anni realizzato e condiviso in questo spazio, dove Sibilla ha insegnato scrittura, ha provato spettacoli, pianificato film, organizzato importanti progetti di Teatro e Scienza e dove tutte le persone che l’hanno conosciuta, o anche solo incontrata, non possono dimenticare il suo sguardo magnetico e la sua risata coinvolgente e piena di vita.
Per questo, e non solo, nel progetto Città Visibile abbiamo voluto ostinatamente ospitare La Valigia della Libertà, lo spettacolo di Teatro Civile che grazie a Valentina Petrini, ai musicisti e ai tecnici tutti, il 31 ottobre 2025 all’Auditorium Pasquale de Angelis ci racconterà la storia di un incontro, quello tra Valentina e
Sibilla. Una storia che “spacca i cuori” e porta con sé un messaggio di lotta civile e di libertà che ci riguarda tutti, nessuno escluso.
Lo spettacolo di teatro civile “La valigia della libertà” è la storia dell’incontro e della relazione che nasce nel 2023 tra una giornalista, Valentina Petrini, e una malata oncologica, la sceneggiatrice e produttrice Sibilla Barbieri. Valentina e Sibilla non si incontrano per caso. Si cercano. Sibilla ha un’ultima battaglia da portare avanti, contro lo Stato, per il rispetto della sua libertà. Valentina accetta di starle accanto, di documentare tutto ciò che le accade, di fare da megafono alla sua lotta di civiltà. Registra la voce di Sibilla, gli incontri con gli avvocati, i medici, i suoi figli. Sibilla sta morendo. Le restano 3 mesi. E in punto di morte si accorge di non essere libera, forse di non esserlo mai stata, perché le viene negato il diritto di scegliere come congedarsi dalla vita, di sottrarsi all’ultima agonia. Nasce così prima un podcast “Disobbedisco” per OnePodcast, factory di informazione e intrattenimento del gruppo GEDI, con 20 milioni di streaming al mese. E poi lo spettacolo di teatro civile “La valigia della libertà” in cui è Valentina a raccontarsi e a interrogarsi, sempre accompagnata dalla voce di Sibilla. Quando parliamo di diritti, libertà, autodeterminazione, qual è il ruolo del giornalismo? E il nostro? “La valigia della libertà” è l’esaltazione del diritto alla vita, dell’amore per la libertà.