Pony trascinata da un’auto ad Acate (RG): si apre il processo per l’autore materiale. LNDC Animal Protection chiede di costituirsi parte civile

Ragusa – Si è aperto davanti al Tribunale di Ragusa il processo per la brutale uccisione della pony trascinata per chilometri da un’auto nel territorio di Acate, in provincia di Ragusa, nell’aprile 2022.
L’episodio, di una crudeltà inaudita, aveva suscitato profonda indignazione in tutta Italia: l’animale, una femmina di circa dieci anni, era stata trascinata lungo la strada fino a riportare ferite gravissime e, dopo ore di agonia, era stata soppressa dai veterinari dell’ASP per porre fine alle sofferenze.

LNDC Animal Protection ha presentato la richiesta di costituzione di parte civile nel processo per chiedere giustizia per l’animale.

Nel corso dell’udienza odierna, il giudice ha dato avvio al processo nei confronti dell’uomo accusato di essere l’autore materiale dei fatti, dopo che la richiesta di patteggiamento avanzata dallo stesso era stata respinta.
Alcuni giorni fa, in un procedimento separato, era stato invece assolto un presunto complice, nei cui confronti non si è raggiunta la prova della partecipazione.

Troviamo assurdo che un processo per un episodio così grave inizi a distanza di tre anni dai fatti, con il rischio concreto che il reato cada in prescrizione. La lentezza della giustizia rischia di vanificare il senso stesso della legge che punisce il maltrattamento e l’uccisione di animali. Gli animali, in casi come questo, non possono aspettare: serve un sistema giudiziario più efficiente e sensibile”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

LNDC Animal Protection continuerà a seguire con determinazione ogni fase del processo, affinché venga finalmente riconosciuta la piena responsabilità di chi ha trascinato e abbandonato a morire un essere indifeso.

Questa vicenda è il simbolo di una violenza inaccettabile che non deve rimanere impunita. Noi continueremo a batterci finché la giustizia non farà il suo corso, in nome di quella pony e di tutti gli animali vittime di crudeltà”, conclude Rosati.