Greenpeace: nasce “Occhi Verdi”, il primo progetto dedicato ai bambini

Greenpeace Italia lancia oggi “Occhi Verdi”, il primo progetto interamente dedicato a bambini e bambine di età compresa tra i 5 e i 9 anni, pensato per rispondere a una sfida urgente: educare le nuove generazioni a guardare il pianeta con meraviglia, cura e consapevolezza, trasformando, fin da piccoli, la curiosità in azioni concrete.

Occhi Verdi” è il nome dell’impavida eroina che guida le giovani esploratrici ed esploratori – insieme ai loro accompagnatori adulti – attraverso una serie di missioni mensili tra biodiversità, acque, foreste, clima, rifiuti ed energia per raccontare e suggerire, in tappe semplici ma coinvolgenti, comportamenti sostenibili da adottare fin dai primi passi. Le sue mirabolanti avventure di apprendimento attraverso i vari habitat del nostro pianeta sono narrate in una collezione di pack, ricchi di materiali pensati per stimolare la curiosità dei più piccoli, stampati con carta e inchiostri sostenibili e certificati.

UN BISOGNO URGENTE DI EDUCAZIONE VERDE

“Occhi Verdi” prende forma a partire da una consapevolezza ben precisa: i bambini e i ragazzi non sono affatto estranei alla crisi climatica; secondo uno studio pubblicato su MDPI, infatti, ben il 93% di essi manifesta consapevolezza del cambiamento climatico e 6 su 10 esprimono preoccupazione;      in particolare, le bambine risultano mediamente più ansiose e gli intervistati più piccoli sono i più emotivi, mentre i più grandi cercano azioni concrete.[1]

Pediatri e operatori sanitari confermano che gli impatti del cambiamento climatico sono già oggi visibili nei più giovani — da problemi respiratori legati all’inquinamento a stress termico, fino a effetti indiretti su nutrizione e benessere psichico.[2] Nell’ambito della formazione, nelle scuole e tra le famiglie, cresce l’esigenza di strumenti attivi di educazione ambientale, non solo contenuti da apprendere, ma percorsi da vivere, esplorare, sperimentare. Occhi Verdi nasce in questo spazio, come una proposta concreta e creativa in un contesto europeo dove i giovani considerano sempre di più il cambiamento climatico tra i problemi più gravi del nostro tempo[3].

UN VIAGGIO TRA CARTA E DIGITALE, TRA GIOCO E SCOPERTA

Le neuroscienze hanno ampiamente evidenziato come la carta, la scrittura manuale e la lettura fisica rimangano elementi fondamentali per lo sviluppo cognitivo, della concentrazione e dell’attenzione del bambino[4]. Con “Occhi Verdi” Greenpeace coniuga dunque contenuti sia fisici che digitali: a fronte di una donazione minima di 11 euro al mese (o 132 euro l’anno), (bit.ly/occhi-verdi) ogni tre mesi i partecipanti potranno ricevere un pack cartaceo con materiali educativi per accompagnare i bambini nella scoperta degli ambienti naturali e incoraggiarli a compiere gesti concreti di cura, giochi per insegnare comportamenti sostenibili da condividere con gli altri e storie sugli animali e sulla natura, in aggiunta a un appuntamento mensile che arricchirà l’esperienza regalando loro nuove sfide, quiz e approfondimenti.

Come ricorda Chiara Campione, Direttora Esecutiva di Greenpeace Italia, “con il progetto Occhi Verdi vogliamo offrire agli adulti strumenti per raccontare ai bambini e alle bambine cosa significa prendersi cura del Pianeta, amarlo e agire per cambiarlo. Vogliamo superare l’idea che l’educazione ambientale riguardi solo il futuro: è oggi che va coltivata, perché i più piccoli hanno sguardi più attenti e un futuro più lungo davanti a sé. Sensibilizzarli sin da ora significa costruire insieme una cultura della cura, del rispetto e dell’azione capace di generare cambiamento già nel presente”.