Quando l’informazione indipendente si fa partito. Medio Oriente

Il quotidiano La Stampa (indipendente) del 15 settembre ha pubblicato i risultati di un sondaggio (1) sul gradimento degli italiani verso le vicende in Medio Oriente.

Il titolo: Un terzo degli italiano dà la colpa a Netanyahu. E quattro su dieci vuole lo Stato di Palestina”. Occhiello dell’articolo: “il 43% rifiuta il progetto Riviera”.

E’ un titolo di non immediata comprensione, che porta il lettore a fare i calcoli delle percentuali per capire chi e cosa. Ma è anche un titolo che il nostro quotidiano ha manipolato per comunicare non i risultati del sondaggio, ma quello che gli interessa rimanda nella percezione del lettore.

E’ prassi abituale che i titoli che riguardano i risultati dei sondaggi mettano in evidenza quali siano le maggioranze e poi le minoranze. Nel nostro titolo è stato fatto peggio del contrario, cioè si è comunicato solo quale sono le minoranze. Probabilmente per creare impatto mediatico solo su quanto interessa al giornale, cioè la colpa a Netanyahu, il consenso allo Stato di Palestina e il dissenso verso la riviera di Trump.

Il titolo avrebbe dovuto essere così:
66% degli italiani ritiene che Netanyahu non abbia responsabilità per la guerra a Gaza.
Il 60% degli italiani non vuole lo Stato di Palestina e il 57% condivide l’idea di fare di Gaza una riviera turistica.

Ma per informarsi, oltre ai calcoli che il lettore dovrebbe fare rispetto al titolo, occorre leggersi l’articolo e le immagini che schematizzano il tutto (1).

Comunque, siccome i giornali sono letti poco e buona parte dei lettori si ferma ai titoli, così come sono sempre i titoli ad essere enunciati nelle numerose rassegne stampe rilanciate su media via etere… i titoli hanno una loro importanza. Per cui gli italiani, secondo la Stampa, per il conflitto in Medio Oriente danno la colpa a Netanyahu, vogliono lo Stato di Palestina e rifiutano il progetto di riviera di Trump.

In un colpo solo, giornalistico, ci è stato spiegato che l’informazione non conta nulla, i sondaggi non contano nulla, le opinioni non contano nulla. Conta solo l’obiettivo che chi scrive e/o fa scrivere ha programmato che debba esserci. E pensare che questi giornali hanno contributo e agevolazioni dello Stato.

1 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2025/settembre/netan.pdf

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc