
La prevista incursione militare a Gaza minaccia conseguenze devastanti per una popolazione già indebolita dalla carestia e dai ripetuti sfollamenti. Le famiglie si trovano davanti a una scelta impossibile: affrontare uno sfollamento permanente con scarse o assenti prospettive di ritorno oppure restare e rischiare gravi ferite, malattie, fame e la morte. Spingere centinaia di migliaia di persone più a sud in queste condizioni rischia di rappresentare una grave violazione del diritto internazionale.
“Quello a cui stiamo assistendo a Gaza non è solo una crisi: è un collasso della sopravvivenza umana”, ha dichiarato Natalia Anguera, responsabile delle Operazioni per il Medio Oriente di Azione Contro la Fame. “Le famiglie hanno fame, sono esauste, in lutto e non riescono a immaginare di dover spostare i propri figli – alcuni per la ventiseiesima volta in meno di due anni. Nonostante gli sforzi incessanti delle nostre squadre, anche loro stanno registrando lo stesso collasso.”
Il costo umano di questa incursione sarà schiacciante. I team di Azione Contro la Fame non solo si trovano ancora una volta ad affrontare lo sfollamento, ma rischiano anche di perdere l’accesso ad aree vitali in cui sono attivi servizi di distribuzione alimentare, reti idriche e cure nutrizionali. Le organizzazioni umanitarie non possono essere strumentalizzate come mezzo di trasferimento forzato: Azione Contro la Fame si impegna a sostenere le comunità ovunque esse si trovino. Allo stesso tempo, le operazioni umanitarie non possono diventare un fattore di spostamento: allontanare i servizi da zone come Gaza rischia di lasciare le persone senza altra scelta che andarsene.
Gli screening nutrizionali e i trattamenti per bambini malnutriti e donne in gravidanza e in stato di allattamento potrebbero essere interrotti nelle aree a più alto rischio di malnutrizione. L’ONG ha istituito diversi punti di Gestione Comunitaria della Malnutrizione Acuta in tutta Gaza e ha curato centinaia di bambini e neonati affetti da malnutrizione acuta e grave negli appositi spazi per mamme e bambini. Soltanto a luglio e agosto, i team nutrizionali di Azione Contro la Fame hanno accolto oltre 400 casi di bambini malnutriti, il 20% dei quali particolarmente gravi.
Attività essenziali come il trasporto di acqua e la riabilitazione delle infrastrutture igienico-sanitarie sono minacciate dai bombardamenti in corso, dalle operazioni di terra e dagli ordini di sfollamento. A Gaza la disponibilità di acqua è diminuita del 70% a causa della carenza di carburante e dei danni alle infrastrutture, costringendo le persone a fare affidamento sull’accesso all’acqua potabile attraverso camion-cisterna, che dovrebbe essere solo una soluzione temporanea. Molte famiglie non hanno i mezzi per raccogliere o conservare la poca acqua consegnata e l’accesso dei camion potrebbe essere interrotto dalle attività militari. Senza il ripristino delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie di Gaza, le comunità restano a serio rischio di fame e malattie.
Almeno l’86% della Striscia di Gaza è già sotto ordini di sfollamento o in zone militarizzate. Tanto nelle aree sottoposte a ordini di sfollamento o militarizzate quanto in quelle non soggette, le infrastrutture danneggiate e il sovraffollamento rendono l’accesso a acqua, cibo, rifugi e assistenza sanitaria una sfida enorme. “È difficile immaginare quasi un milione di persone che tornano al Sud. Non so come descriverlo. Non ci sono più rifugi. Non ci sono tende, né teli. La gente costruisce rifugi con il nulla”, ha detto un membro del team di Azione Contro la Fame a Gaza.
Anche in queste circostanze allarmanti, “Azione Contro la Fame ribadisce ancora una volta il suo impegno a servire le persone ovunque esse siano e resteremo presenti a Gaza finché potremo per fornire supporto vitale. Il trasferimento forzato costituisce una grave violazione del diritto internazionale. Esortiamo tutte le parti in conflitto a rispettare il diritto umanitario internazionale e a garantire un accesso sicuro per il personale e le forniture umanitarie”, ha spiegato Natalia Anguera.
Azione Contro la Fame | www.azionecontrolafame.it
Azione Contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata a garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame. Specialisti da 46 anni, prevediamo fame e malnutrizione, ne curiamo gli effetti e ne preveniamo le cause. Siamo in prima linea in 57 paesi del mondo per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione. Guidiamo con determinazione la lotta globale contro la fame, introducendo innovazioni che promuovono il progresso, lavorando in collaborazione con le comunità locali e mobilitando persone e governi per realizzare un cambiamento sostenibile. Ogni anno aiutiamo 26,5 milioni di persone.