Nei giorni scorsi è stato accolto l’ordine del giorno, firmato da alcuni senatori e senatrici, che richiede al Governo l’impegno a garantire i diritti delle donne nello sport e, in particolare, a tutelare la maternità delle atlete. Prima firmataria del documento è stata Cecilia D’elia, senatrice Pd: “L’ordine del giorno – spiega la senatrice – prende le mosse da quanto recentemente accaduto alla giocatrice Asia Cogliandro, atleta della serie A1 di volley femminile, licenziata dal proprio club sei mesi dopo il rinnovo del contratto perché in stato di gravidanza, come riportato da diversi organi di stampa. Un fatto grave.
È fondamentale che la tutela della maternità e il diritto a non essere licenziata venga affermato e garantito anche in ambito sportivo, qualunque sia la tipologia di contratto applicato alle atlete. Questo atto quindi ha l’obiettivo di impegnare il governo in questo senso, affinchè vi siano scelte concrete e sostiene la richiesta fatta dalle associazioni dell’istituzione di un Tavolo tecnico dedicato al tema, per garantire pari opportunità, il contrasto di ogni forma di discriminazione e la tutela della maternità delle sportive”.
Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp, ha commentato positivamente la notizia, ricordando che l’Uisp è impegnata su questo tema ormai da molti anni: “L’ordine del giorno presentato da alcune senatrici e senatori chiede al Governo impegni per lo sport femminile, a fronte di fatti che ancora evidenziano disuguaglianze e discriminazioni. Un impegno che chiediamo da tempo. Lo abbiamo fatto come Uisp in tutte le azioni e momenti di confronto con le istituzioni, a partire dal 1985 con la Carta dei diritti delle donne nello sport. Lo abbiamo scritto al ministro per lo spor e i giovani, Andrea Abodi, anche nei mesi scorsi, insieme ad Assist – Associazione Nazionale Atlete e AiCS, per chiedere di istituire un tavolo tecnico per le pari opportunità nello sport, una richiesta che rinnoviamo. Solo attraverso un impegno trasversale possiamo promuovere azioni coordinate per diritti e tutele, per promuovere lo sport delle atlete, da quelle di vertice e delle grandi competizioni, fino allo sport di base e sociale. Per dare spazio allo sport per tuttə”.