
E’ stato pubblicato il bando “Sport e inclusione”, con cui la Fondazione Con il Sud mette a disposizione 3 milioni di euro per sostenere progetti che sappiano coniugare lo sport con percorsi di inclusione e promozione del benessere, formando figure professionali capaci di operare in contesti complessi, ripristinando aree e spazi inutilizzati con attività motorie e fisiche e sostenendo le reti territoriali di associazionismo e volontariato sportivo. L’iniziativa si rivolge alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Solo il 16% dei cittadini meridionali pratica sport in modo continuativo, contro una media nazionale del 25%. Anche tra i giovani il divario è evidente: al Sud oltre il 28% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni non fa attività fisica, una percentuale che raddoppia rispetto al Nord Italia. La percentuale scende drasticamente tra le persone che hanno un reddito basso e che vivono situazioni di difficoltà, con disabilità o background migratorio. La disuguaglianza di accesso allo sport è, quindi, una delle tante facce dell’esclusione sociale.
“La cifra messa a disposizione del bando Sport e Inclusione è la risposta concreta della Fondazione all’impegno dell’Uisp negli anni, quale componente del Comitato di indirizzo della stessa, in rappresentanza del Forum Terzo Settore e delle associazioni di promozione dello sport sociale – dice Vincenzo Manco, membro del Comitato di indirizzo di Fondazione con il Sud e responsabile del Centro studi e ricerca Uisp – Nel corso degli anni è cresciuta la consapevolezza della capacità delle organizzazioni dello sport sociale di promuovere sviluppo del capitale relazionale e coesivo all’interno delle comunità, in particolar modo tra quelle dove i divari territoriali ed economici impediscono l’accessibilità all’attività sportiva e, quindi, alla piena cittadinanza. Dopo l’esperienza realizzata sul piano sperimentale nel 2020, dedicata allo sport come strumento per incontrarsi e vivere i luoghi della propria comunità dopo l’emergenza pandemica, la Fondazione ha scelto di intervenire con ulteriori ed importanti risorse per ridurre e abbattere quei divari economici e sociali, soprattutto in aree disagiate o ad alto rischio di marginalità, promuovendo percorsi di sostegno e opportunità di inclusione per persone fragili, a rischio di devianza e di emarginazione, ma anche generando nuove opportunità di aggregazione.
Il bando ha l’obiettivo di sviluppare la valenza multidimensionale ed inclusiva dell’attività sportiva che va a coinvolgere tutte le fasce della popolazione, tendendo a migliorare la salute ed il benessere delle persone, con uno sguardo attento al tema intergenerazionale e interculturale. Ci sono tutti gli ingredienti per declinare concretamente il principio dello sport per tutte e tutti, con il valore aggiunto di garantire pratiche gratuite, accessibili e non competitive.
Per noi dell’Uisp risulta interessante, nonché coerente con il nostro modo di agire all’interno delle reti sociali, che le proposte debbano essere connesse con il territorio, valorizzando le reti del terzo settore, il volontariato sportivo e la collaborazione con enti pubblici e che, nel valutare i progetti, sarà posta attenzione alla capacità di attivare meccanismi di responsabilità collettiva e alla generazione di valore sociale, culturale ed economico, all’interno di piccole comunità locali, fino alla dimensione del quartiere, del rione o del paese”.
“Mi preme evidenziare, tra i tanti, uno dei punti significativi del bando – prosegue Manco – Ovvero la qualificazione professionale di operatori nell’ambito motorio-sportivo, con particolare riferimento ai profili di istruttore e animatore sportivo anche al fine di generare opportunità occupazionali per i giovani del territorio. Questo in particolare è uno degli elementi scaturiti da un confronto specifico della nostra associazione con la Fondazione. L’impianto del bando trova dei punti di coerenza con l’impegno dell’Uisp nell’innovazione sociale che, attraverso la progettazione, ha posto al centro la sperimentazione sul campo della transizione sportiva, come processo di emancipazione per la pari dignità del diritto “all’attività sportiva in tutte le sue forme” nel quadro delle politiche pubbliche, così come previsto dalla Carta Costituzionale. Altra annotazione importante, in un quadro di novità per la nostra associazione rispetto a quello sperimentale precedente, è che questo bando coincide con l’esperienza del Laboratorio Mezzogiorno, che la Uisp ha attivato nell’autunno del 2022 e che coinvolge cinque Comitati regionali della nostra rete associativa nazionale nel praticare percorsi mutualistici e di cooperazione tra territori per promuovere sostenibilità e sviluppo associativo con uno sguardo attento alle comunità di riferimento. Per concludere, penso si possa sostenere che le linee del bando siano frutto di una consapevolezza del valore sociale dell’attività sportiva, alimentata da un confronto ed uno scambio costanti e maturata negli anni di presenza dell’Uisp, attraverso un lavoro di squadra che ancora oggi continua, nel Forum del Terzo Settore, nella Fondazione Con il Sud e nell’impresa sociale Con i Bambini”.
E’ in questo contesto che si inserisce il bando della Fondazione, nella convinzione che lo sport incida positivamente sul benessere e sulla coesione sociale, anche nei contesti più difficili, riducendo le disuguaglianze territoriali e promuovendo uno sviluppo sostenibile e partecipato.
Il bando si articola in due distinte fasi: la prima finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio di intervento; una successiva seconda fase di progettazione esecutiva, volta ad arricchire e rendere la proposta pienamente coerente con gli obiettivi del bando.
Le proposte dovranno essere inviate esclusivamente on line, entro il 30 ottobre 2025 attraverso il portale Chàiros.
Le partnership progettuali dovranno essere composte da tre o più organizzazioni, almeno due delle quali appartenenti al mondo del Tterzo settore. Nei progetti potranno essere coinvolti altri enti del terzo settore, società e organizzazioni sportive, istituzioni (servizi sociali, magistratura di sorveglianza, tribunali, etc.), scuole e associazioni di categoria e altre realtà private del territorio.
Le proposte dovranno essere sviluppate in stretta connessione con il territorio, valorizzando le reti del terzo settore, il volontariato sportivo e la collaborazione con enti pubblici. Particolare attenzione sarà data alla capacità di attivare meccanismi di responsabilità collettiva e alla generazione di valore sociale, culturale ed economico all’interno di piccole comunità (es. quartiere, rione, borgo, paese).
Il 16 settembre alle 11 si terrà una presentazione tecnica online del bando. Per partecipare, è necessaria la preiscrizione, lasciando semplicemente la propria mail a cui sarà invito successivamente il link per partecipare. MODULO PER ISCRIVERSI (Fonte: Fondazione Con il Sud)