
Messina – Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della Strage di via D’Amelio, l’Associazione Universitaria “Atreju – La Compagnia degli Studenti” ha organizzato un momento commemorativo presso l’Albero della Legalità collocato nel 2007 nell’aiuola antistante il Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, proprio su iniziativa della stessa Associazione.
La cerimonia si è svolta questa mattina con la deposizione di una corona di fiori in memoria del Giudice Paolo Borsellino, degli agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Agostino Catalano – e di tutti i caduti nella lotta alla mafia.
Sotto l’albero, che da oltre quindici anni rappresenta un simbolo visibile e condiviso dell’impegno universitario per la legalità, sorge un piccolo monumento commemorativo con incisa la storica frase di Paolo Borsellino:
“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.
Parole che continuano a parlare al presente, invitando ogni nuova generazione a scegliere da che parte stare.
All’iniziativa erano presenti numerose autorità civili e militari, tra cui il Prorettore Vicario dell’Università di Messina, Prof. Giuseppe Giordano, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune, Avv. Alessandra Calafiore, il Consigliere Comunale Avv. Dario Carbone, la Segretaria dell’Unione Nazionale delle Camere Civili, Avv. Rosaria Filoramo, oltre a rappresentanti delle istituzioni accademiche, forze dell’ordine e cittadini.
L’Associazione “Atreju”, da sempre attiva nella promozione della cultura della legalità all’interno dell’Ateneo, ha inoltre annunciato la partecipazione, insieme al Comitato XIX Luglio, alla Fiaccolata che si terrà la sera del 19 luglio a Palermo, promossa dal Forum 19 Luglio e dalla Comunità ’92, realtà che da anni coordinano questo importante momento di memoria collettiva, aperto ad associazioni, movimenti e istituzioni di tutta Italia.
Con questi gesti, semplici ma profondamente simbolici, gli studenti rinnovano il proprio impegno affinché la memoria del giudice Paolo Borsellino e di tutte le vittime delle mafie continui a vivere non solo nel ricordo, ma soprattutto nelle scelte quotidiane di responsabilità, coraggio e partecipazione civile.