
Una serata di riflessione tra arte, memoria e futuro, con gli interventi di illustri personalità della cultura, che hanno offerto spunti di grande rilievo…
La Sala degli Stemmi del Teatro Massimo di Palermo ha accolto la presentazione del nuovo numero della rivista edita dalla Biennale di Venezia, Anteguerra / Things to Come. L’evento ha riunito un pubblico numeroso, dando vita a una serata ricca di spunti di riflessione sul futuro delle arti e sulla loro interconnessione con il presente.
L’incontro è iniziato con i saluti istituzionali del Sovrintendente Marco Betta, seguito dall’intervento di Debora Rossi, Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale, che ha tracciato la storia e la rinascita della rivista, pubblicata dopo 53 anni di silenzio. La rivista si inserisce tra le iniziative dell’Archivio Storico della Biennale e si distingue per il suo formato cartaceo, il ricco apparato iconografico e il suo approccio multidisciplinare.
A seguire, Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia, ha offerto un’interessante lettura del ruolo della cultura nella società contemporanea, sottolineando come la rivista rappresenti una piattaforma di pensiero capace di stimolare riflessioni politiche e sociali attraverso l’arte.
Ogni numero è un viaggio attraverso temi monografici che esplorano le varie espressioni artistiche, dalle arti visive al cinema, dalla musica alla danza, dall’architettura alla letteratura, con contributi anche provenienti dalla scienza.
Nel numero 2/25 della rivista figurano nomi di rilievo internazionale come Christine Macel, Germaine Acogny, Gianni Forte, Roberto Cremascoli, Claudio Magris, Javier Cercas, Gohar Dashti, Alexander Sokurov, Pier Luigi Sacco, Balakrishnan Rajagopal, Krystian Lupa e tanti altri. Un insieme di voci autorevoli che, attraverso vari linguaggi, affrontano le complesse tensioni culturali, sociali e geopolitiche che caratterizzano il nostro tempo.
Tra il pubblico presente nella Sala degli Stemmi, che ha seguito l’evento con grande attenzione, spiccava la partecipazione di numerosi intellettuali. In particolare, non è passata inosservata la presenza di due importanti pittori siciliani, Daniele Bongiovanni e Alessandro Bazan. L’afflusso di persone ha messo in luce non solo l’interesse per la rivista, ma anche l’entusiasmo e la curiosità nei confronti delle sue iniziative, testimonianza dell’importanza di questo progetto.
La rivista, pubblicata con cadenza trimestrale, continua a sorprendere per la sua capacità di raccogliere voci inedite e di creare spazi di dialogo tra diversi linguaggi e discipline. Con il suo approccio sperimentale e la volontà di far dialogare tradizione e innovazione, rappresenta un importante punto di riferimento per gli appassionati e i professionisti del settore.
La serata si è conclusa in un clima di partecipazione e scambio, con un pubblico che ha apprezzato non solo il valore contenutistico della rivista, ma anche la sua capacità di fungere da punto d’incontro tra diverse discipline.