
Sabato 14 giugno, dalle ore 17 alle 21, LABS Contemporary Art inaugura FRINGE, mostra collettiva ideata dalla curatrice indipendente Marta Orsola Sironi, visitabile fino al 13 settembre 2025.
Per l’occasione saranno esposte le opere di nove artiste e artisti internazionali emergenti – Agnieszka Mastalerz, Alexei Izmaylov, Amba Sayal-Bennett, Dionysis Saraji, Hannah Morgan, Hoa Dung Clerget, Luca Rubegni, Paula Santomé e Ty Locke – che spaziano tra pittura, scultura e video arte, creando un percorso che riflette sulle zone di margine, sui luoghi di transizione e sulla tensione tra identità individuale e memoria collettiva.
Il progetto nasce in dialogo intimo con il peculiare spazio di LABS Contemporary Art: situato nel cuore di Bologna, fu costruito nel XIII secolo come Chiesa di Santa Maria della Cerola, parte dell’Ospitale di San Biagio e dell’Ospitale di Santa Maria dei Servi. Dopo il 1816, quando l’ordine della Compagnia dei Servi fu sciolto, la cappella venne trasformata in una taverna e, nel 2014, divenne una galleria d’arte.
Il termine “Fringe”, in inglese, descrive tanto un bordo decorativo quanto ciò che sta ai margini, fuori dal mainstream, in una zona liminare e in continuo movimento. FRINGE esplora la permeabilità dei confini e la soglia come luogo fertile di incontro, riflettendo sulla costruzione della memoria collettiva e individuale, sull’uso simbolico dell’immagine come strumento di orientamento e sulla possibilità di liberazione interiore.
La ricerca curatoriale si nutre di riferimenti che spaziano dalla mnemotecnica dell’antichità greca ai teatri della memoria rinascimentali di Giulio Camillo, dal pensiero visionario di Giordano Bruno agli studi di Aby Warburg sulla sopravvivenza delle immagini e sulla memoria culturale. In questo percorso, la memoria non è soltanto archivio, ma slancio creativo e partecipazione cosmica, fondamento di una nuova libertà di pensiero.
Contemporaneamente, FRINGE dialoga con riflessioni più attuali sullo spazio e l’abitare, attingendo al concetto di orientamento di Sara Ahmed, alla poetica dello spazio di Gaston Bachelard, e al bisogno di immaginazione come strumento di resistenza e trasformazione, presente nelle opere di Annie Ernaux e Jeanne Benameur.
FRINGE si configura dunque come un invito ad attraversare e abitare le zone di confine, a lasciarsi cullare dall’instabilità per riconoscere, nel movimento, nella memoria e nell’immaginazione, la possibilità di ritrovare il proprio posto nel mondo.
Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
Orari
Martedì-sabato: h. 10-13 e 15-19 o su appuntamento
Informazioni
Tel. +39 051 3512448 | Mob. +39 348 9325473
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