UNIME: Classifica CENSIS Università 2025-26

Messina – Unime si conferma tra i primi grandi Atenei statali (da 20 a 40 mila iscritti) sul fronte della comunicazione e dei servizi digitali, mentre soffre un calo sul versante delle borse di studio e continua a scontare una carenza legata ai servizi abitativi.
Sono questi i principali riscontri della classifica Censis delle Università italiane 2025/26, in cui l’Ateneo risulta al 16 posto su 17 università di pari dimensione.
Si tratta di un arretramento rispetto agli ultimi 2 anni, dovuto a un calo di 1,4 punti (da 80,7 a 79,3) nella media dei sei parametri considerati, ma di un risultato comunque più alto di quelli del 2021/22 (75,8) e 2022/23 (77,7). A penalizzare storicamente l’Università di Messina è il dato sull’occupabilità, legato al bacino territoriale di riferimento: 67 punti, contro i 76 della penultima (Chieti-Pescara) e, addirittura, i 103 della prima (Milano Bicocca). In calo anche il riscontro sulle borse di studio (81, contro gli 86 punti della passata edizione), comunque in linea con la maggior parte delle altre università in graduatoria. Netto il distacco (37 punti) con la prima classificata (Unical) sul fronte dei servizi, dove evidentemente è determinante la disponibilità di posti letto. Sempre molto alta – come detto – la valutazione su comunicazione e servizi digitali. Sostanzialmente stabili gli altri riscontri (strutture e internazionalizzazione).
“Come sempre accade in queste occasioni – afferma la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari – va premesso che le classifiche sono un riferimento opinabile, perché usano di volta in volta parametri differenti. In questo caso, ad esempio, hanno un peso quasi nullo la qualità della ricerca e della didattica.
Ciò non di meno, l’arretramento non fa sicuramente piacere, ma su alcuni parametri si può incidere solo con un lavoro di lungo periodo. Sul fronte delle residenze e dei servizi, ad esempio, sapete bene che a breve raccoglieremo i primi frutti di investimenti fatti negli anni scorsi. Per quanto riguarda, poi, l’economia e lo sviluppo del territorio siamo coscienti che, in collaborazione con tutti gli altri soggetti istituzionali e privati, l’Università sta svolgendo la propria parte, cercando di fornire un contributo per recuperare un netto e antico divario con altre aree del Paese.
Piuttosto, mi preoccupa il generale arretramento sul versante delle borse di studio, che evidentemente rispecchia quel calo delle risorse segnalato da mesi da tutto il mondo accademico.
In piena campagna di immatricolazioni, mi preme particolarmente, in ogni caso, rassicurare studentesse e studenti che stanno valutando di fare della nostra Università una fondamentale tappa del proprio percorso formativo. Unime garantisce loro il massimo impegno per offrire qualità su tutti i fronti e un costante sforzo per migliorarsi. Dateci fiducia, ma soprattutto date fiducia a questa terra e alle opportunità sempre crescenti che saranno a vostra disposizione”.