
In occasione del 200° anniversario della fondazione del Distretto Sociale Opera Barolo, sede ancora oggi attivo in opere di carità, sia in campo assistenziale che in quello educativo. L’Opera Barolo ha promosso con la Fondazione Tancredi di Barolo, un progetto di ricerca ed espositivo volto a mettere in evidenza la ricchezza delle attività educative svolte dalla Marchesa Giulia di Barolo, insieme al marito Carlo Tancredi, all’interno delle proprie istituzioni assistenziali o propriamente scolastiche, rivolte alle bambine e alle donne in condizioni disagiate tre il 1821 e il 1863.
Per l’occasione è stata allestita una Mostra nel 2023 in due sale presso il Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia (MUSLI) Palazzo Barolo a Torino dedicate al ruolo che la marchesa Giulia di Barolo, unitamente al marito Carlo Tancredi, ricoprì nell’attivazione di istituzioni educative pioniristiche, legate a obiettivi di istruzione popolare ed emancipazione sociale. Per l’occasione la Fondazione Tancredi di Barolo, ha pubblicato una Guida alla Mostra, dal titolo: La Marchesa per la scuola e nella scuola. Giulia di Barolo e le sue attività educative (1821-1863), a cura di Pompeo Vagliani e Luciana Pasino. Ogni volta che leggo qualcosa sulla Marchesa Giulia di Barolo e suo marito Carlo Tancredi, mi pongo la domanda: ma come hanno fatto? E soprattutto perché lo hanno fatto? Sono due domande fondamentali a cui ho più volte cercato di rispondere attraverso i miei studi da ricercatore dilettante. Giulia e Tancredi hanno svolto un ruolo rilevante, sia per l’importanza e il numero delle loro istituzioni sia per la loro attenzione ad esperienze pioniristiche europee. Le iniziative educative dei Marchesi forniscono un contributo importante al sistema scolastico della capitale sabauda e anche per quanto riguarda l’Italia unita. A pagina 15, c’è la Cronologia delle attività educative sviluppate dai due Marchesi sia a Torino che in Piemonte e in altre regioni d’Italia. Si tratta di un elenco fitto di istituzioni che copre l’intera pagina. Poi seguono le pagine con Schede sintetiche degli Istituti fondati dai due coniugi torinesi.
Subito dopo la morte avvenuta nel 1864, la figura della Marchesa entra nel pantheon delle donne illustre, vanto della nazione e modello per la gioventù studiosa. Nella Guida si può ammirare il materiale esposto nella Mostra, frutto della ricerca, libri, riviste, sussidi didattici, una sezione di percorsi iconografici con preziose incisioni e litografie stampate tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento che rappresentano scene di vita scolastica. Tutto il materiale della Mostra è pubblicato nelle 107 pagine della Guida. Nell’introduzione troviamo tre schede biografiche dei protagonisti: Juliette Colbert di Maulevrier, Carlo Tancredi Falletti di Barolo e Silvio Pellico, il segretario dei coniugi Barolo, devoto e assiduo collaboratore delle loro iniziative. Giulia e Carlo Tancredi di Barolo svolsero un grande ruolo nel campo dell’istruzione e dell’educazione nella metà dell’Ottocento. Tancredi è considerato un precursore nel campo pedagogico per i suoi scritti e per le sue iniziative, si rivolge, tanto come amministratore della città quanto come benefattore, alla prima infanzia e all’istruzione popolare e professionale per i figli dei ceti meno abbienti: basti ricordare la promozione della scuola gratuita di disegno applicato alle arti e ai mestieri di Varallo Sesia (1835), il sostegno all’istituzione di Scuole Comunali Superiori o “Scuole Italiane” (1827).
All’interno del Palazzo di famiglia, l’opera delle Stanze di ricovero per i fanciulli (1829-30), prima esperienza in Piemonte di “asilo” per bambini poveri. Tutte opere che per oggi sembrano ovvie, ma che allora erano attività rivoluzionarie. Giulia si occupò dell’educazione femminile dei segmenti sociali più deboli: bambine povere, orfane, disabili, ragazze a rischio, carcerate ed ex carcerate, per loro apre scuole elementari e traccia nuovi percorsi di vita, crea strutture di ospitalità, assistenza e educazione, recupero sociale e redenzione. In buona sostanza avevano capito che per trasformare la società, per sconfiggere il malcostume, la delinquenza e la violenza serve un’opera integrale di istruzione permanente della società, attraverso scuole e incominciando con i più piccoli. I deboli della società. Pertanto, occorre preparare uomini e donne in questa attività educativa soprattutto attraverso congregazioni religiose come le suore di Sant’Anna, Santa Maria Maddalena. La Guida è composta di 5 sezioni.
La 1° “La Marchesa per la scuola”, con tutte le opere da lei fondate, con le due schede delle Congregazioni religiose. Segue “La Marchesa nella Scuola” e qui i curatori evidenziano i due autorevoli personaggi che hanno contribuito con i loro studi a far conoscere la Marchesa: Giovanni Lanza, sacerdote, pedagogista, insegnante, scrittore, giornalista. Giuseppina Operti, religiosa che prende il nome di Suor Maria degli Angeli. La 3° sezione, “La Scuola ai tempi dei Marchesi”. Qui la fonte principale che ha svolto un ruolo importante nel far conoscere l’opera educativa dei marchesi, è Pietro Baricco, sacerdote, professore, scrittore, con una prestigiosa carriera politica che lo porta a ricoprire numerose cariche: assessore e vice sindaco di Torino. Seguono le Sezioni dei “Libri di scuola ai tempi dei Marchesi”, ultima sezione: “Scuola reale e Scuola immaginaria”.
DOMENICO BONVEGNA
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