L’integrazione del veicolo ibrido nella smart city: nuovi scenari per una mobilità sostenibile

Milazzo – Un relatore di eccellenza, il prof. Sebastian Brusca, docente di Impianti di propulsione e di Progetto di macchine presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, ha incontrato gli studenti di alcune classi del Majorana di Milazzo per un interessante seminario sul tema della mobilità sostenibile.

L’incontro, moderato dal Dirigente scolastico, prof. Bruno Lorenzo Castrovinci, e coordinato dal prof. Massimo Chillemi, convinto sostenitore della necessità di promuovere politiche e campagne di transizione ecologica già dai banchi di scuola, è entrato immediatamente in medias res con l’introduzione, in particolare, del modello energetico globale su cui, sostiene in particolare il prof. Brusca, si deve misurare l’intero sistema della sostenibilità, non esclusa quindi la mobilità, per soffermarsi poi sull’integrazione del veicolo ibrido nella smart city.

Non è certo soltanto il ricorso ad un veicolo ibrido o elettrico a rappresentare infatti la soluzione all’impatto ambientale dovuto alle emissioni di un veicolo tradizionale. La mobilità dev’essere affrontata come sistema, con una visione globale che contempli l’interazione tra le varie componenti (mezzi di trasporto, rete energetica, infrastrutture viarie e di ricarica, gestione complessa dei sistemi di spostamento intermodali, servizi al veicolo e all’utente), cercando soluzioni che ne consentono l’ottimizzazione.

In quest’ottica si inquadra la ricerca che il prof. Brusca e il suo team hanno avviato, con l’intento di proporre strumenti di gestione che sovrintendano alla circolazione dei veicoli ibridi all’interno di un’area urbana, relazionando la necessità del veicolo di monitorare e salvaguardare il proprio SOC (State of Charge) con i fabbisogni della città. Il sistema dovrà quindi essere in grado di fornire indicazioni per un utilizzo ottimale del mezzo di trasporto nel contesto urbano, con evidenti benefici in termini di risparmio energetico, di abbattimento delle emissioni in atmosfera, di scorrimento del traffico veicolare e, in definitiva, di qualità della vita.

L’intervento del docente universitario è stato particolarmente apprezzato dagli studenti, che hanno dimostrato, anche con le diverse domande emerse durante il dibattito conclusivo, una notevole sensibilità sul tema della sostenibilità energetica ed ambientale.

Del resto, è già da alcuni anni che il Majorana ha introdotto nella propria offerta formativa extracurriculare un percorso sulla mobilità sostenibile, con l’organizzazione di un percorso didattico finalizzato alla formazione iniziale dei tecnici che si occuperanno nel prossimo futuro della progettazione, gestione e manutenzione di veicoli elettrici e ibridi e di infrastrutture di ricarica.

L’iniziativa, dopo la prima edizione del 2020, ha assunto già nell’anno successivo una dimensione nazionale, coinvolgendo studenti di tutta Italia provenienti dagli istituti della Rete di Scuole per la Mobilità Sostenibile, di cui anche il Majorana fa parte.

Alla terza edizione nazionale del corso (quarta complessiva) che, organizzato come sempre in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria di Messina e l’Associazione Motus-E, prenderà il prossimo 30 novembre, parteciperanno quest’anno oltre cinquecento studenti, a testimonianza di una costante crescita, che è stata sottolineata con soddisfazione dal Direttore della Rete prof. Claudio Cavallotto, intervenuto in remoto.

Il seminario del prof. Brusca è soltanto il primo di una serie di interventi del Dipartimento di Ingegneria di Messina presso l’istituto Majorana, nell’ambito di un rapporto sinergico ormai storico e consolidato e di una continuità del curricolo che costruisce le solide basi per i migliori ingegneri di domani.