Energia e libero mercato. Abolito il regime di maggior tutela…

Il Governo ha deciso che dal 1 gennaio 2018 sarà abolito il regime di maggior tutela per i prodotti energetici, elettricità e gas. Bene. Noi siamo convinti che il mercato non può che favorire maggiore qualità e calo dei prezzi (basti vedere, in proposito, il mercato Usa). Ora, abbiamo alcuni anni perchè si giunga a questa scadenza preparati. Cioè che sia invertita la tendenza, confermata anche dalle indagini del Garante dell’Energia (AEEG), che vede oggi il mercato tutelato più conveniente, per il consumatore/utente finale, che non quello libero. Tendenza che vede non solo i prezzi del mercato libero più svantaggiosi, ma che si manifesta anche con una presenza dei gestori sul mercato al pari di semi-truffatori; tutti gli utenti di un servizio energetico ne sono vittime o hanno comunque avuto un tentativo di truffa e/o illecito a cui spesso, per mancanza di informazione o faragginosita’ dei metodi di rivalsa, hanno dovuto sottostare (contratti non richiesti, clausole non rispettate, costi non dovuti).
In questi anni che ci separano dal 2018, sarà compito dell’AEEG (e noi associazioni come, in un certo senso, supporto di legalità e monitoraggio) invertire questa tendenza. A nostro avviso i pilastri dovranno essere due:
– multe più salate per i gestori che infrangono le normative, sì da rendere non convenienti i piccoli trucchi che “fregano” pochi soldi agli utenti e che rendono spesso più costoso il ricorso dell’eventuale rimborso: multe legate al fatturato;
– semplificazione estrema dei meccanismi di rivalsa degli utenti in accordo con l’AEEG con, soprattutto, la sospensione delle pretese economiche dei gestori fino alla soluzione della controversia (oggi, si è costretti comunque a pagare altrimenti il servizio viene tagliato).
Due piccole cose? No, perchè la libertà economica e di mercato è ancora una chimera per buona parte dei gestori di questi servizi e, visto come si sono comportati male in questi anni, la loro “educazione” sarà molto difficile.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc