SEACILY2021: LA SICILIA PRIMA IN ITALIA PER RICETTIVITÀ

Palermo – Oltre 100 brand rappresentati, più di 30 espositori, 40 barche esposte a terra e a mare, convegni sul tema dell’ambiente marino, del turismo nautico, delle reti di imprese e digitalizzazione con uno sguardo alla subacquea. Così Seacily, il Salone nautico giunto alla sua quarta edizione, ha aperto i battenti oggi a Marina Villa Igiea di Palermo con un intenso programma di iniziative satellite che andrà avanti fino a domenica.

Occhi puntati sulla nautica, settore che, come si legge nel report sul Turismo nautico in Sicilia, elaborato da Assonautica Palermo su dati Unioncamere Sicilia, e presentato stamattina, registra numeri in forte crescita e che rappresenta un importante comparto per l’economia siciliana: 1.694 imprese; 5.697 addetti; 137 approdi e un fatturato in costante crescita.

“È evidente – commenta il presidente di Assonautica Palermo, Andrea Ciulla – che siamo di fronte a un settore dalle grandi potenzialità e la Sicilia non può permettersi di perdere, soprattutto adesso, tutte le opportunità che ne derivano. Il Seacily punta proprio ad accendere i riflettori su un segmento dell’economia siciliana che può davvero fare registrare performance di rilievo. Vorrei ringraziare l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che oggi è stato con noi, per la disponibilità costante nei confronti del settore e per il percorso avviato per la riforma delle norme in materia di turismo. Come Assonautica Palermo, tra l’altro, abbiamo proposto un pacchetto di norme proprio per rinforzare la presenza del settore del turismo nautico all’interno del ddl Turismo in fase di discussione. Ringrazio inoltre l’assessore comunale Sergio Marino per la partecipazione e l’impegno nell’ambito delle tematiche ambientali legate alla nautica e la Guardia costiera per il supporto che garantisce al nostro mondo”.

I NUMERI DELLA NAUTICA IN SICILIA

In generale, rispetto al secondo trimestre del 2020, il numero totale di imprese registrate nello stesso periodo del 2021 è aumentato passando da 1.591 a 1.694: le province di Palermo (377), Messina (368) e Catania (267) sono quelle che raccolgono il maggior numeri di imprese e cantieri nautici. Seguite da Trapani, Siracusa, Agrigento, Ragusa, Caltanissetta e Enna.

Per quanto riguarda il numero di addetti (dati aggiornati sempre al secondo trimestre 2021) è Messina ad aprire la classifica con 1410 occupati, seguita da Palermo (1354), Catania (786), Siracusa (664), Trapani (601), Ragusa (431), Agrigento (326), Caltanissetta (115) e Enna (10).

Ma non è tutto. Secondo, infatti, l’ultimo report “Nautica in cifre” elaborato da Confindustria Nautica, la Sicilia è la prima regione italiana numero di infrastrutture portuali: sono 137 sulle 779 italiane. Il secondo aspetto rilevante della ricettività fa riferimento ai posti barca, ossia alla capacità delle strutture portuali di accogliere le imbarcazioni. In Italia si contano quasi 160 mila posti barca, di cui 16.877 sono solo in Sicilia (2.195 nei marina, cioè quelli nati per ospitare i diportisti; 10.816 nei porti funzionali, che comprendono porto, porto industriale/commerciale, porto canale, darsena; e 3.866 punti di ormeggio, ossia banchina/pontile, spiaggia attrezzata, approdo/rada) seguita dalla Calabria con 3.866.

Per quanto riguarda la divisione per tipologia portuale, prevale il numero di posti barca nei porti polifunzionali (10.816), seguita dai punti di ormeggio (3.866) e dai marina (2.195 posti) per un totale di 16.877 posti barca su un totale italiano di 159.416 che posizionano la Sicilia è al quarto posto, dietro la Liguria (21.851), la Sardegna (20.035) e la Toscana (17.132). I punti di ormeggio, nello specifico, sono situati prevalentemente in Sardegna e Sicilia (rispettivamente 3.881 e 3.866) e in Veneto (poco meno di 2.000). Queste tre regioni raggiungono il 60% dei punti di ormeggio complessivamente disponibili sul territorio.

Riguardo, poi, alla distribuzione delle infrastrutture portuali su 85 porti turistici (marina), la Sicilia ne conta 5; i porti polifunzionali sono 62 su un totale di 458 in Italia (seconda è la Puglia con 53, terza la Sardegna con 50); su un totale di 236 punti di ormeggio in Italia, la Sicilia ne ha 70, seguita dalla Sardegna con 56 e Toscana e Calabria con 20). A testimoniare, infine, la vivacità di un settore in crescita anche il dato sulle nuove patenti nautiche: delle 9.220 patenti solo motore (entro 12 miglia dalla costa) rilasciate in Italia, 1.013 sono in Sicilia. Numero che posiziona l’isola dietro soltanto al Lazio con 1.405. Delle 524 patenti solo motore rilasciate in Italia senza alcun limite dalla costa, la Sicilia è seconda con 76 patenti, dietro solo alla Liguria, che ne conta 88. Per quanto riguarda il dato generale di patenti rilasciate (solo motore, vela e motore e n da diporto) la Sicilia è sul podio nazionale con un totale di 1.295 preceduta da Liguria (2.341) e Lazio (2.107).

APPUNTAMENTI DI DOMANI. Domani, alle 10,30, convegno “I Distretti, le Reti e la digitalizzazione (PID)” cui interverranno, Mimmo Turano, assessore regionale delle Attività produttive; Giovanni Acampora, presidente Assonautica Italiana; Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia; Carlo La Rotonda, Direttore RetImprese; Gaetano Fortunato, Confindustria Nautica; Carlo Ramo, rappresentante Distretto Nautico Mediterrano; Stefano Tortorici, consigliere di Palermo Mediterranea; e Andrea Ciulla, Presidente Assonautica Palermo. Alle 15 sarà la volta del progetto “Stella Maris”, promosso da Polisportive Giovanili Salesiane – PGS Italia e Sicilia.

Come ogni giorno, su prenotazione, sarà possibile effettuare prove e simulazione di vela con la Lega Navale Italiana, Palermo; visitare la mostra permanente di “Palermo dal Mare” con Associazione BC Sicilia e la mostra permanente di Rudy Koll; visitare la Motovedetta 404 della Guardia Costiera; effettuare prove e simulazioni di kajak con il Circolo Nautico Palermo

Inoltre per la diffusione del digitale nelle MPMI (Micro Piccole Medie Imprese) di tutti i settori economici sarà disponibile lo sportello “PID – Punto Impresa Digitale”.