Prosegue il viaggio internazionale del Nuovo Teatro Ateneo con Aprendan del Fuego del Collettivo Pierre Menard, in scena il 11 novembre 2025. Il teatro della Sapienza accoglie un nuovo sguardo sul presente attraverso la lente del teatro documentario.
Debutto internazionale in Italia del Collettivo Pierre Menard (Cile), che esplora le tracce di vita reale dietro un personaggio letterario di Roberto Bolaño. Il Collettivo Pierre Menard presenta in Italia la sua ultima creazione, “Aprendan del Fuego” che coniuga arte contemporanea, ricerca documentaria e memoria storica. Lo spettacolo, presentato in anteprima a luglio al Centro Culturale M100 di Santiago, rivisita la vita e l’opera di Carlos Lehman, una figura tanto controversa quanto enigmatica: per alcuni, un artista brillante; per altri, un infiltrato della dittatura cilena. Il noto critico teatrale cileno Javier Ibacache sottolinea il valore e l’impatto della proposta: “La sensazione è che non si possa mai comprendere appieno tutto ciò che è accaduto durante gli anni bui della dittatura”. Ispirata da archivi inediti, la pièce segue le tracce di Carlos Lehman, un ufficiale dell’Aeronautica Militare cilena che riuscì a infiltrarsi negli ambienti di sinistra prima del colpo di stato del 1973. Sulla base di documenti, testimonianze e interviste, lo spettacolo ricostruisce la sua storia e i rapporti che lo legano all’universo letterario di Roberto Bolaño, che lo rese un personaggio della Letteratura nazista in America e di Stella distante. Ibacache aggiunge: “È uno dei montaggi più severi sulla dittatura cilena; è toccante e affronta l’argomento da una prospettiva diversa”.
Dagli indizi dell’indagine al teatro documentario
Regia di Ítalo Gallardo (fondatore del collettivo La Laura Palmer) e sceneggiatura di Tomás Henríquez, lo spettacolo si presenta come una lezione performativa. Sul palco, Heidrun Breier incarna la voce dell’indagine, accompagnata da paesaggi sonori dal vivo creati da Roberto Collío, installazioni audiovisive di Patricio Poblete e luci di Francisco Herrera. L’opera combina video d’archivio, performance e suono in tempo reale, trasformando il palcoscenico in uno spazio di esplorazione estetica e denuncia politica.
Il critico Jorge Letelier approfondisce la dimensione simbolica dell’opera: “(…) ciò che è in mostra è sotto il velo inquietante e scomodo del possibile.”
Riflette anche sull’aura del suo protagonista: “L’affascinante figura di Wieder/Lehman (…) funziona quasi come un personaggio di David Lynch, un essere imperscrutabile che sembra incarnare il male e, allo stesso tempo, il mistero della bellezza che l’arte racchiude.
“Una delle figure chiave dell’indagine è stato il pittore Jaime Rivera, che viveva a Barcelona dal suo esilio nel 1974. Rivera è stato la figura chiave dell’intera indagine; è l’unica persona che ha avuto un contatto diretto con Carlos Lehman, essendo stato suo professore alla Scuola di Belle Arti in Cile negli anni ’70 e avendo partecipato alla famigerata mostra in Calle Seminario, dove ha potuto vivere in prima persona l’orrore”.
Storia del progetto
Il progetto, che debutterà a livello internazionale in Catalogna e in Italia, ha iniziato il suo percorso nel novembre 2023 con residenze creative in Cile e in Europa, in sedi come Nau Ivanow (Barcellona), Inteatro Villa Nappi Polverigi (Italia), Teatro Nacional Chileno e Balmaceda Arte Joven. Lo spettacolo ha avuto la sua prima stagione a M100, ed un pre-debutto gennaio 2025 in GAM il tutto a Santiago de Cile. Lo spettacolo è finanziato dal Ministero della Cultura, delle Arti e del Patrimonio cileno grazie al bando Regionale Fondart 2025.
Aprendan del Fuego è una coproduzione del Collettivo Pierre Menard e Espacio Checoslovaquia. Si tratta del progetto inaugurale della compagnia, che si definisce un gruppo transdisciplinare nato dal desiderio di rivisitare e mettere in discussione la storia ufficiale lavorando con archivi, documenti e linguaggi ibridi tra arti performative, cinema espanso e altre pratiche artistiche contemporanee.
Sinossi
Il progetto APRENDAN DEL FUEGO nasce dalla pubblicazione di documenti inediti. Questo ci permetterà di conoscere l’opera di Carlos Lehman. Per alcuni, un artista dotato di un genio oscuro. Per altri, un volgare scagnozzo della polizia segreta di Pinochet. In ogni caso, una figura praticamente sconosciuta che ha intrecciato poesia, performance e arti visive d’avanguardia durante gli anni della dittatura civico-militare in Cile. Attraverso l’analisi di lettere, fotografie, video e manoscritti, seguiremo le sue tracce attraverso città cilene come Concepción e Santiago pero poi passare per Amburgo e Barcellona. Questi archivi ci permetteranno di descrivere qualcuno che fino ad ora era noto solo come frutto dell’immaginazione letteraria di Roberto Bolaño, ma la cui opera, tutt’altro che fittizia, solleva interrogativi sui limiti etici e legali della produzione artistica. Carlos Lehman, un ufficiale dell’Aeronautica Militare cilena, che, fingendosi artista, si infiltrò nei circoli di sinistra prima del colpo di stato. Divenne famoso scrivendo poesie nel cielo, lasciando un messaggio enigmatico: imparate dal fuoco.
