“LA MASCHERINA DI LINUS”: CARICA(TURA) VIRALE DI UN’EPOCA PANDEMICA

«A chi è sopravvissuto a questa pandemia, a chi purtroppo non c’è più, a chi potrà essere salvato anche solo da un sorriso». È la dedica che campeggia nella copertina de “La Mascherina di Linus”, carica(tura) virale di un’epoca pandemica: il Comix-19 di Assia&Totò che racconta in punta di matita due anni di Covid.

Vignette pungenti e riflessioni che cristallizzano i “sentiment” che noi tutti abbiamo provato durante la clausura forzata, la DAD, il Natale in isolamento, il distanziamento sociale, i pit-stop al supermercato, l’era delle zone multicolor, il “bisogno” di una passeggiata con l’amico a quattrozampe, il momento dell’inoculazione vaccinale, la rincorsa per inseguire il green pass.

Un vero e proprio diario di bordo (“non chiamatelo libro”, scrivono gli autori), distribuito in edicola con il Quotidiano La Sicilia (Domenico Sanfilippo Editore), che ripercorre il calendario 2020/2022, scandendo ricorrenze e feste comandate come un lunario che registra i mesi trascorsi tra lockdown e libertà vigilate.

 Totò Calì (storico vignettista de la Sicilia ed esperto di arteterapia) e Assia La Rosa (giornalista e founder di I Press e Laboriusa), entrambi trivaccinati, hanno “disegnato” queste pagine con un solo obiettivo: far sorridere sulle cose – quelle serie – per sdrammatizzare, esorcizzare, lasciare memoria con una canzonatura di questo biennio che è stato. «Tra il serio e il faceto c’è un libricino che è testimonianza di un tempo vissuto trattenendo il respiro – sottolineano Assia&Totò – e quella mascherina, un po’ come la copertina del bambino della compagnia dei Peanuts, ormai è diventata tanto familiare da non lasciarci più. Quella mascherina rappresenta la sensazione di disorientamento che ha colpito tutti noi, oggi spesso seminudi senza quella protezione, che ci ha tenuto al riparo dal maledetto virus, pur schermando sorrisi ed espressioni. Il terrore di non riuscire più ad affrontare il mondo che ci circonda senza quel rassicurante pezzettino di stoffa, riaffiora sovente tra i nostri pensieri. La “safety blanket” dei giorni nostri è simbolo di paure, incertezze, vertigini che hanno attraversato come lampi questo cielo di Covid».

Tra una freddura e un’emozione che ha accomunato tutti, lasciato un solco nelle nostre vite, ci sono anche i tweet d’autore di chi ha arricchito l’almanacco con un pensiero, una riflessione, una battuta nata con occhio critico nei più disparati contesti: da quello giornalistico a quello sanitario, passando per lo sport, l’economia, lo spettacolo, la religione. I contributi sono di: Gino Astorina (attore e conduttore), Luigi Busà (campione olimpico di Karate), Pietrangelo Buttafuoco (Scrittore), Giuseppe Castiglia (attore e barzellettiere), Daniele Garozzo (campione olimpico di fioretto individuale), Guia Jelo (attrice e artista), Igo La Mantia (presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania), Antonello Piraneo (direttore Quotidiano “La Sicilia), Antonio Presti (Presidente Fondazione Fiumara D’Arte), Elita Schillaci (economista, prof Unict), Manuela Ventura (attrice), Mons. Antonino Raspanti (vescovo Diocesi Acireale) Luca Vullo (Ambasciatore della gestualità italiana nel mondo).

“La mascherina di Linus” inizia il suo tour tra la gente e sarà ospite domani, mercoledì 31 agosto alle 19.00, presso il Forte Mulino a Vento della Città di Trecastagni. Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Messina e dell’assessore alla Cultura Eugenio De Luca, a dialogare con Assia&Totò saranno: Domenico Ciancio (editore), Antonello Piraneo (direttore La Sicilia), Gino Astorina (attore citato nel libro) e Giuseppe Castiglia (attore citato nel libro).