IL CAMMINO SOSPESO TRA GLI UFFIZI E PALAZZO PITTI: VISITA AL CORRIDOIO VASARIANO

Il Corridoio Vasariano, riaperto lo scorso dicembre, è uno dei gioielli più affascinanti e nascosti di Firenze: un camminamento sopraelevato, costruito nel 1565 da Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici, che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti passando per gli Uffizi e attraversando Ponte Vecchio. Un percorso esclusivo, carico di storia, arte e suggestioni, che offre scorci unici sulla città e consente di rivivere il fascino del Rinascimento da una prospettiva privilegiata.

Nel cuore di Firenze, tra i tetti rossi e le pietre millenarie del centro storico, si nasconde un cammino sospeso, affascinante e silenzioso: il Corridoio Vasariano. Lungo 750 metri, questo straordinario passaggio sopraelevato, rappresenta un’unica fusione di arte, architettura e storia, un’esperienza che va ben oltre la semplice visita turistica. Progettato nel 1565 da Giorgio Vasari e costruito in soli 5 mesi su richiesta di Cosimo I de’ Medici, il corridoio aveva una funzione precisa: permettere al Granduca di muoversi liberamente e in sicurezza tra la sede del potere, Palazzo Vecchio, e la sua residenza privata, Palazzo Pitti. Un gesto architettonico che racchiude la potenza politica dei Medici, ma anche la loro straordinaria visione culturale. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti dei nazisti, distrussero tutti i ponti tranne Ponte Vecchio e il Corridoio, sebbene subì molti danni, fu l’unica possibilità di attraversare la città da nord a sud.

Secondo una leggenda, sembra che alcune botteghe di macellai che popolavano il Ponte Vecchio furono allontanate, per lasciare spazio a orafi e gioiellieri, considerati più “decorosi”. Si narra inoltre che, lungo il percorso, il Granduca avesse fatto costruire piccole finestre da cui osservare la città senza essere visto, una sorta di occhio segreto sulla Firenze rinascimentale.

Rimasto chiuso per 8 anni, dal 2016 al dicembre 2024, per importanti interventi di adeguamento alle norme vigenti in materia di sicurezza e accessibilità, è oggi riportato al suo stato originale, esattamente come appariva all’epoca dei Medici. Attraversarlo significa compiere un viaggio nel tempo, in una Firenze nascosta agli occhi della folla. Si parte dagli Uffizi, ci si affaccia sul Ponte Vecchio, si sfiora la Torre dei Mannelli, si attraversa la chiesa di Santa Felicita camminando tra finestre e affreschi, in un susseguirsi di emozioni, fino ad arrivare a Palazzo Pitti: il cammino finisce nel Giardino di Boboli.

Mentre lo si percorre, lo sguardo si perde sui tetti della città, sull’Arno che scorre placido sotto i piedi, sulle prospettive che nessun altro luogo sa regalare con tale intensità. Non è solo un corridoio, ma un racconto vivente. Ogni pietra, ogni finestra, ogni tratto del percorso trasmette una narrazione antica: la storia della famiglia de’ Medici, la bellezza dell’arte fiorentina, la grandezza architettonica del Rinascimento. Qui si respira un silenzio diverso, pieno di voci passate, di artisti, sovrani e viaggiatori. La visita al Corridoio Vasariano è un privilegio, un momento intimo, quasi sacro. Si cammina soli o in piccoli gruppi, in un’atmosfera rarefatta e suggestiva, lontana dal frastuono del mondo. È un’occasione per riscoprire Firenze da dentro, dalla sua anima nascosta, attraversando secoli di storia in pochi passi.

In un’epoca dove tutto è accessibile, il Corridoio Vasariano rimane un’esperienza rara, quasi mistica, riservata a chi cerca non solo la bellezza visibile, ma anche quella nascosta, è un invito a perdersi e ritrovarsi nella storia, nel silenzio e nella meraviglia.