DIMINUISCE LA PAURA PER IL CORONAVIRUS, MA AUMENTANO INCERTEZZA E RASSEGNAZIONE

Venerdì 8 e sabato 9 maggio Parole O_Stili porterà in diretta streaming la sua quarta edizione, le cui parole chiave sono: responsabilità, cura e inclusione.

Si è ciò che si comunica sarà il fil rouge che guiderà la due giorni dell’evento e che rappresenta l’attuale situazione di emergenza Covid19: il 47% degli intervistati vive emozioni di incertezza e cala dal 45% al 36% la percezione che al termine del lockdown saremo tutti persone migliori (dati Indagine Radar SWG ).

Dieci i momenti di approfondimento a cui parteciperanno Alessandro Baricco, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, Alex Zanardi, Malika Ayane, don Ciotti, Federico Ferrazza, direttore Wired.it, Imen Jane, fondatrice di Will, Mauro Magatti, sociologo ed economista, Oscar De Montigny, divulgatore e Chief Innovability and Value Strategy Officer a Banca Mediolanum, Federico Taddia, conduttore tv per ragazzi, Ottavio Nava, Founder della digital agency We are social. 

 In questi ultimi due mesi la tecnologia ha sicuramente svolto un ruolo importante tanto che, da rilevazioni SWG, il 17% degli intervistati ha dichiarato di aver migliorato le proprie abilità nel comunicare con altre persone (68%), nel fare acquisti on line (38%) e nel lavorare (33%), anche se l’Italia prende appena la sufficienza nella dotazione tecnologica globale. Banda larga più diffusa (65%), maggiori servizi on line per operazioni bancarie, postali, ospedaliere (30%) e più famiglie dotate di computer (23%) sono le principali richieste degli italiani.

Lo scorso anno la paura di trovarsi di fronte a fake news era in crescita del +13%, oggi secondo l’83% degli intervistati il web e i media hanno fortemente contribuito a diffondere notizie false e contraddittorie sul Coronavirus, aumentando, per il 92% delle persone, la diffusione del panico e a ostacolare di conseguenza, le attività di contenimento del virus (60%). Inoltre il 91% ha affermato che esiste un vero problema di violenza verbale nella politica e che le fake news derivanti dalla politica confondo un cittadino su tre, tanto ormai essere considerate la normalità della comunicazione tra partiti nell’83% dei casi.

Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva

Tra le novità di questa edizione ci sarà la presentazione del Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva, quanto mai necessario visto che, rispetto allo scorso anno, è in crescita l’hate speech verso gay (+15%), i migranti (+9%) e gli ebrei (+12%).

Con questa nuova declinazione del Manifesto, Parole O_Stili lancia la chiamata per la scrittura collettiva di una nuova carta etica: saranno dieci principi di stile a cui ispirarsi per scegliere parole giuste, parole che sappiano superare le differenze, oltrepassare i pregiudizi e abbattere i muri dell’incomprensione.

Quali i temi che verranno affrontati durante il festival? Si parlerà di scuola e dell’atteso ritorno tra i banchi il prossimo settembre, di come i media hanno selezionato le notizie e delle scelte comunicative di Papa Francesco. Verranno analizzate le difficoltà comunicative dei politici con i propri cittadini durante questa pandemia e del valore delle nuove community attraverso l’hashtag #iorestoacasa.

“Ripartiamo dalla Rete per leggere la storia. In questa edizione 2020 vogliamo celebrare una Rete che ha accompagnato e continua ad accompagnare le fatiche e le paure di questo momento, e che ha dato prova, grazie alla responsabilità e alla cura di chi la abita, di saper fare la differenza. – afferma Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili – “Presenteremo inoltre un lavoro a cui teniamo molto, il Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva. È stato scritto insieme a tanti esperti, protagonisti del terzo settore e amici con l’obiettivo di aiutarci a superare le differenze, oltrepassare i pregiudizi e abbattere i muri dell’incomprensione.”

 Questa edizione è sostenuta dal progetto BMW SpecialMente, una piattaforma che include tantissime iniziative e che testimonia come il tema sia radicato nella cultura aziendale di BMW Italia.

 Tra le associazioni che hanno partecipato alla scrittura del Manifesto: Amnesty International, CILD, UNAR, ValoreD, Arcigay, FIABA Onlus, Osservatorio Nazionale Adolescenza, Lega Pro, Associazione Per i Diritti Umani, COSPE Onlus, AVIS, Associazione “Carta di Roma”, UCSI, Focsiv, MID – Movimento Italiano Disabili, ABILI OLTRE, Centro di Salute Mentale di Cividale, Coordinamento CARE – Associazioni familiari Adottive e Affidatarie in Rete, Amici dei Popoli, Scuola Penny Wirton, ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà Ufficio Rifugiati Onlus, IOM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Testimoni di Geova, Differenza Donna, STATI DELLE DONNE, Women in White society,  WFWP – ITALIA Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo, Non Profit Women Camp, SCOM, AIDIA, Soroptimist, Rete al Femminile, Ufficio Stampa Opus Dei, Rete Lenford, ASSOCIAZIONE CERTI DIRITTI, Genitori Rainbow Italia, Fight the stroke, Cooperativa sociale “Il Mosaico”.

A partecipare alla scrittura anche diverse aziende: Pigna, Bmw, Sorgenia, Rai, Armani, Erg, Ibm e Fondazione Ibm, Coca Cola HBC, Costa Crociere, Fastweb, Sodexo, De Agostini Scuola, Newton, Erickson, Auticon, ScuolaZoo, Danone, Camst, Tim, Discovery Italia, Fondazione Mondo Digitale, Musement, Ubi Banca, Base Milano, Italtrike, ASUIT, Città Nuova, Divercity Magazine.