
Arriva a Roma la mostra “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure”. L’esposizione al Museo Storico della Fanteria racconta i viaggi dell’artista nelle isole polinesiane, tra xilografie, litografie e pagine di diario. Oltre cento opere illustrano il suo universo simbolico e spirituale, con un focus sul rapporto con Van Gogh e altri artisti.
Dietro le sue opere c’è la passione per l’avventura e per le isole polinesiane, inesauribile fonte d’ispirazione e fascino per Gauguin. L’artista francese, conosciuto in tutto il mondo per il suo linguaggio originale e unico, sarà protagonista di una nuova rassegna artistica a Roma. Dopo il successo della tappa torinese al Mastio della Cittadella, la mostra “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” arriva il 6 settembre fino al 26 gennaio 2026 al Museo Storico della Fanteria, a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. L’esposizione prosegue il ciclo di appuntamenti dedicati ai grandi protagonisti della storia dell’arte e si articola, anche questa volta, in un ricco percorso che conduce il pubblico nella creatività di Paul Gauguin. I visitatori avranno la possibilità di ripercorrere i suoi viaggi e le sue riflessioni attraverso le pagine del diario scritto nel 1893, dopo il primo soggiorno a Tahiti.
Un viaggio nel tempo e nella mente dell’artista, fatto non solo di testo scritto, ma anche di magnifiche xilografie, stampate dal suo amico Daniel de Monfreid, che ne illustrano i contenuti, raccontando la vita nelle isole polinesiane, i miti e le credenze antiche. Il suo è uno sguardo affascinato nei confronti di un mondo esotico che lo ha profondamente ispirato come testimoniano le oltre cento opere tra disegni e litografie raccolte nella mostra. La sua ammirazione per la cultura polinesiana, come si evince da quanto esposto, lo hanno portato a riflettere sull’esistenza, influenzando la sua produzione che diventa ricca di colori intensi, simbolismo e spiritualità. Una delle opere più intriganti in esposizione è il disegno a monotipo “Studio di braccia, mani e piedi”, salvato dall’artista prima che le autorità religiose polinesiane ordinassero il rogo dei suoi averi: un vero pezzo storico, non solo visivamente affascinante
Il percorso espositivo continua con una serie di litografie tratte dal libro “Avant et Après”, a cui si aggiunge anche il taccuino personale, prezioso documento che testimonia non solo il suo talento grafico, ma anche i legami personali e professionali che hanno segnato la sua vita. Tra questi, il rapporto con Vincent Van Gogh, di cui sono esposte dodici litografie a colori, e il dialogo con diversi colleghi dell’epoca, tra cui Émile Bernard. Con opere che sfidavano le convenzioni europee dell’epoca, Gauguin ha aperto la strada all’arte del XX secolo e ispirato generazioni di artisti, divenendo uno dei massimi esponenti del post-impressionismo. Tra i documenti esposti, spicca il taccuino personale di Gauguin, ricco di schizzi, appunti, schizzi di personaggi e animali, ma anche annotazioni “contabili” relative ai quadri venduti, scambiati o regalati: un vero sguardo dietro le quinte della sua quotidianità La mostra “Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure” è accessibile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 19,30; mentre nel weekend l’orario si estende fino alle 20,30.
Poter affacciarsi in questa finestra temporale sul mondo artistico di Gauguin può trasformarsi anche in un’occasione unica per recarsi a Roma e approfondire la conoscenza di alcuni dei protagonisti assoluti dell’arte moderna.