Cuore e falsi miti: quasi il 70% degli italiani crede che si trovi a sinistra e che sia rosso

Il cuore è il muscolo più prezioso di tutto l’organismo, il motore fondamentale di ciascuna funzione vitale, l’organo imprescindibile di ogni essere umano. A differenza di quanto si possa pensare però, non lo conosciamo così bene. A svelarlo è Dottori.it (https://www.dottori.it), sito e App leader in Italia per la prenotazione di visite specialistiche, che in occasione della Giornata Mondiale del Cuore del 29 settembre ha chiesto a oltre 2.000 utenti quanto ne sanno delle funzioni e delle caratteristiche del muscolo più importante del loro corpo.

Le classiche raffigurazioni e il modo in cui fin da bambini si è abituati a rappresentarlo condizionano il modo di immaginarlo nella realtà. Dovendo indicare quello che sa sul cuore, il 69% degli intervistati afferma che si tratti di un muscolo di colore rosso e che sia posizionato alla sinistra del petto. È risaputo che gli italiani siano un popolo di sportivi e chissà in quanti fra loro rimarranno delusi dall’apprendere che, durante l’inno nazionale, la mano sul cuore non andrebbe posizionata a sinistra ma proprio al centro del petto. È qui infatti che si trova questo organo, protetto lateralmente dai due polmoni. E anche quello del colore è un mito da sfatare: quello vero è il marrone coloniale, a cui si aggiunge anche qualche macchia di giallo dovuta ai residui di grasso.

 

Ma non finisce qui: non solo su posizione e colore, anche sulla velocità dei battiti e sul peso del cuore gli italiani non sembrano avere le idee chiare. Più di un intervistato su cinque (22%) crede di poter registrare fino a un milione di battiti al giorno e il 27% pensa invece di sentirne tra i 10 e i 50mila. Solo il 51%, invece, afferma correttamente che il numero di battiti giornalieri del cuore varia intorno ai 100 mila.

Gli italiani sono più preparati quando si parla di bambini: l’80% del campione intervistato infatti sa che nei più piccoli il cuore batte molto più velocemente che in età adulta.

Anche sul peso di questo muscolo le credenze si dividono: per più di una persona su dieci (12%) un chilo di ciò che si legge sulla bilancia va attribuito al cuore, mentre il 6% è convinto che questo pesi appena 50 grammi. Per il 38% questo muscolo pesa circa 500 grammi; solo il restante 44% dei rispondenti sa che il cuore pesa mediamente 250 grammi.

Rimanendo in tema, meno di 1 su 3 (30%) sa che il cuore umano differisce in base al sesso, con quello maschile mediamente più pesante rispetto a quello femminile di 30-50 grammi.

Se all’esame sulla conoscenza del cuore gran parte degli italiani è stata rimandata, anche sulla prevenzione c’è ancora molto da lavorare. Solo la metà degli intervistati (55%), infatti, si sottopone a controlli di prevenzione per le malattie legate al cuore. C’è consapevolezza invece sui rischi del fumo, considerato correttamente da quasi il 90% degli intervistati il fattore più nocivo per questo muscolo, rispetto ad altri come il caffè, il vino o la cioccolata.

«Così come siamo soliti dedicare grande attenzione alla nostra auto con controlli periodici e preventivi, lo stesso dovremmo fare con quello che è il motore del nostro corpo – afferma il dott. Maurizio Bussotti, Specialista in Cardiologia e Medicina dello SportSottoporsi a quelli che possiamo considerare come dei veri e propri tagliandi di controllo del cuore, vuol dire prevenire e combattere le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel nostro Paese».