
Le illustratrici Letizia Iannaccone, Giulia Pastorino (Premio Andersen 2025) e Anais Tonelli sperimentano per la prima volta l’argilla al Museo della Ceramica di Savona: le opere in mostra in occasione del Festival della Maiolica, dal 6 giugno al 31 agosto 2025. In collaborazione con: Sabir Editore, Terre di mezzo editore e Topipittori.
Savona – È un legame ancora poco esplorato, quello intrecciato dal Museo della Ceramica di Savona, tra ceramica e illustrazione. Oltre a essere un importante polo espositivo e di ricerca dedicato alla ceramica, l’istituzione ligure è infatti anche organizzatrice di Zerodiciannove – Festival delle storie, rassegna dedicata all’illustrazione, curata da Isabella Labate e Alessio Cotena, in programma dal 2023 nel mese di maggio.
Da questa sinergia è nata la mostra Creature. Dalla carta alla creta, che inaugura negli spazi del museo in occasione della terza edizione del Festival della Maiolica, in programma in tutte le località della Baia della Ceramica (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure) dal 6 all’8 giugno 2025.
Visitabile fino al 31 agosto 2025, la mostra è curata da Alessio Cotena e Marco Isaia, responsabili del reparto educativo del Museo della Ceramica di Savona, in collaborazione con le case editrici Sabir, Terre di mezzo e Topipittori. In esposizione le prime opere realizzate in ceramica delle illustratrici Letizia Iannaccone, Giulia Pastorino (Premio Andersen 2025 che firmerà anche l’immagine della prossima edizione di Zerodiciannove) e Anais Tonelli. Frutto di un percorso di conoscenza e sperimentazione della materia, le “creature” sono state ideate, plasmate e cotte proprio all’interno del laboratorio del museo, sotto la supervisione di Cotena e Isaia.
Tutte e tre le illustratrici hanno scelto di affrontare il modellato a mano libera, uscendo dalla bidimensionalità del foglio di carta, con cui si confrontano quotidianamente, per dare sostanza tridimensionale a figure ricorrenti nel loro lavoro o nella loro immaginazione.
Iannacone ha sfruttando la spazialità della scultura per mettere lo spettatore al centro del racconto: proiettandosi verso il futuro, ha dato concretezza a frammenti dell’ultimo libro a cui sta lavornado, Bocca di Lupo, in uscita per Sabir Editore nella primavera del 2026. Pastorino, invece, si è concentrata sul presente e sul suo immaginario, senza ispirarsi a nessuna pubblicazione in particolare: ha dato vita a personaggi nuovi, bizzarri e amichevoli, vicini alla poetica di Dentro me cosa c’è (Terre di mezzo editore, 2022), libro che si chiude con la definizione di “mostro”, come creatura portentosa, al pari di ogni bambino. Tonelli, infine, volgendosi al passato, ha offerto una nuova dimensione ai protagonisti del suo primo albo illustrato Ascolta. Salmi per voci piccole, edito da Topipittori nel 2016: creazioni che richiamano bestiari medievali e immagini di codici miniati, dove il mondo animale e vegetale si fondono in figure fantastiche di ascendenza alchemica.
Ogni artista ha approcciato la materia con il proprio stile, individuando – attraverso la terra e oltre la cornice della pagina – una nuova e personale modalità espressiva.
Molteplici le caratteristiche di innovazione di Creature. Dalla carta alla creta. È forse la prima volta che un museo della ceramica, provvisto di laboratori e forni interni, apre le sue porte a illustratrici chiamate a creare sul posto le proprie opere. Il progetto curatoriale ha promosso un dialogo stimolante tra le artiste e lo spazio museale. Se altre mostre hanno indagato la relazione tra ceramica e illustrazione, il museo savonese ha scelto di sostenere attivamente illustratrici che non avevano mai lavorato l’argilla, affiancandole in un processo di formazione e di crescita. Questo supporto ha permesso a Iannacone, Pastorino e Tonelli di superare le barriere tecniche, approfondendo le potenzialità espressive di un nuovo – e antichissimo – medium.
Infine, la collaborazione tra Zerodiciannove e il Festival della Maiolica evidenzia la pratica culturale particolarmente dinamica del Museo della Ceramica di Savona. Grazie a questo progetto, come anche alla mostra I desideri degli animali – opere di Pia Valentinis, in collaborazione con Aboca Edizioni – il linguaggio dell’argilla e quello dell’illustrazione si arricchiscono reciprocamente, coinvolgendo il pubblico in inedite prospettive multidisciplinari.