Amori bestiali nelle Oasi WWF

In natura corteggiamento fra gli animali è uno spettacolo in più …

GLI SVASSI E LA DANZA DEL PINGUINO

Oasi WWF Le Cesine

Il periodo degli amori, dalla fine dell’inverno all’inizio dell’estate, è senz’altro il più indicato per osservare questo meraviglioso uccello: entrambi i partner sfoggiano una magnifica livrea nuziale che avevano dismesso durante la brutta stagione. Dorso bruno, collo e parti inferiori bianche, due ciuffi auricolari neri e una vistosa gorgiera, una specie di largo collare marrone e nero, fanno dello svasso maggiore uno degli uccelli più eleganti della nostra avifauna.
Il rituale di corteggiamento è tra i più spettacolari del mondo animale e consiste in una serie di posizioni sull’acqua che raggiungono il culmine nella cosiddetta “danza del pinguino” (weed dance): dopo un’immersione, i due svassi riemergono con un ciuffo di alghe o di piante acquatiche nel becco e si avvicinano fino a impennarsi, battendo velocemente le zampe, petto contro petto, scambiandosi talvolta gli stessi vegetali del becco. Stabilito il legame di coppia, il nido consiste in una piattaforma galleggiante di alghe e vegetazione ripariale, spesso ancorato vicino alle rive, dove vengono deposte fino a quattro uova covate da entrambi i genitori per 25-29 giorni. È emozionante vedere i pulcini, già pochi giorni dopo la nascita, spuntare con le loro testoline e il collo a strisce bianche e nere, seminascosti dal dorso degli adulti, in attesa del cibo. Man mano che i giovani crescono, i pesci o i girini catturati dagli adulti saranno rilasciati sulla superficie dell’acqua in modo che i piccoli imparino a catturarli da soli, fino al raggiungimento della completa autosufficienza. La specie è stanziale e nidificante a Le Cesine, nel 2020 ben 18 nidi sono stati censiti e monitorati.

GLI ANFIBI E I CANTI D’AMORE 
Oasi WWF le Cesine
Di sera, in questo periodo, vicino alla palude dell’Oasi WWF Le Cesine si può assistere ad incontri speciali accompagnati da suoni d’amore. I “cantautori” sulle acque sono gli anfibi, che durante il corteggiamento emettono scanditi da pause, quasi a volersi distinguere a comunicare messaggi precisi a determinati soggetti. Ed è proprio quando il coro diventa più intenso che gli anfibi raggiungono il culmine del loro incontro amoroso.

LA DANZA DEI CAVALIERI D’ITALIA E I DONI ALIMENTARI DI GRUCCIONI E FALCHI

Oasi WWF di Orbetello

Il gruccione è un uccello molto colorato che in primavera inizia ad arricchire i nostri cieli. Si nutre esclusivamente di insetti che cattura in volo, e nidifica su scarpate di sabbia o sotto terra scavando gallerie lunghe anche 3 metri, dove alla fine realizza la camera di cova. I maschi per conquistare la femmina usano donarle degli insetti, come farfalle, libellule, api o altro.
I cavalieri d’Italia, prima di accoppiarsi, eseguono un rituale caratteristico: il maschio gira attorno alla femmina, ma stando attento a non passarle mai di fronte, una sorta di ferro di cavallo. Se la femmina gradisce le avances abbassa la testa e consente al maschio di salirle sopra. Dopo la breve copula, il maschio scivola su un lato e, con i colli e becchi incrociati e abbracciati con le ali, iniziano a camminare assieme per qualche secondo (foto). Circa 100 le coppie presenti
Il maschio del falco pescatore, per dimostrare la sua grande abilità, oltre a fornire continuo materiale per costruire e arredare il nido, offre del pesce fresco alla sua amata, finché lei non cede al corteggiamento e gli si offre. A Orbetello ha nidificato una sola coppia formata da Mora, una bellissima femmina nata in Corsica e un maschio di cui non si conosce l’origine, perché privo di anelli.

GLI AMORI RUMOROSI DELLE TESTUGGINI

Oasi WWF di Macchiagrande 

Le Testudo hermanni hermanni a Macchiagrande (circa 200 gli individui presenti) si accoppiano principalmente in primavera e fine estate e durante il corteggiamento e l’accoppiamento il maschio emette dei suoni caratteristici che si sentono anche a metri di distanza. Una particolarità: durante l’accoppiamento il maschio della tartaruga è decisamente aggressivo e rumoroso, cosa che non ci aspetteremmo da un “tipo” pacifico e lento come la testuggine di terra.

GLI INSEGUIMENTI DEI CAPRIOLI

Oasi WWF Bosco Vanzago

L’accoppiamento nel capriolo, specie simbolo dell’Oasi Bosco Vanzago vicino Milano, avviene, in maniera anomala, durante l’estate e le nascite hanno inizio verso il mese di maggio. Il corteggiamento consiste in una serie di inseguimenti ritualizzati da parte del maschio che rincorre la femmina con il collo proteso in avanti e la testa bassa. Questi inseguimenti avvengono generalmente lungo un percorso circolare che diviene sempre più piccolo quando ci si avvicina al culmine dell’estro femminile. Nel mese di febbraio, invece, proprio nelle settimane a cavallo del giorno di “San Valentino” si rinnovano i palchi dei maschi dei caprioli che insistono nell’area del “Bosco WWF di Vanzago”. I palchi dei caprioli sono decidui (si rinnovano annualmente), formati interamente da tessuto osseo ricoperto, nella fase di crescita, dal “velluto”. Il ciclo di sviluppo annuale dei palchi è governato dall’attività ormonale dell’ipofisi, che a sua volta stimola l’attività dei testicoli. Febbraio per i caprioli del “Bosco WWF di Vanzago”, quindi, è il mese dell’insorgere dei palchi che si completeranno con l’arrivo della primavera.

LA FIORITURA DELL’ANEMONE STELLATA

Oasi WWF Le Cesine

Non poteva mancare una storia legata alle presenze floristiche delle Oasi, che fiorisce proprio in questi giorni: l’anemone stellata ci riporta alla mitologia greca e alla più bella delle ninfe della corte della dea Cloris: Anemone. Amante segreta di Zefiro e Borea fu punita dalla gelosa dea e tramutata in fiore dalla fragile corolla e dalla primitiva fioritura. Ancora oggi, di questi tempi, si perpetua la pena d’amore. Anemone fiorisce, Borea la abbraccia e con il suo alito gelido le distrugge la corolla. Zefiro, udito l’urlo della ninfa, la cerca invano… L’anemone stellata (Anemone hortensis) della famiglia delle ranuncolacee, simbolo dell’amore perduto.

Capriolo tra i papaveri nell’Oasi WWF Bosco di Vanzago
© Franco Sala