Lo sport torna a essere occasione di incontro, rispetto e socialità: sabato 29 novembre alle 10, all’interno della Casa circondariale “Gozzini” di Firenze, si disputerà una partita di calcio benefica tra la squadra dei giornalisti sportivi dell’Ussi Toscana e una rappresentativa di detenuti del carcere fiorentino formata grazie col contributo degli operatori Uisp all’interno delle strutture penitenziarie di Firenze.
Per i giornalisti (molti coloro che sono in forza alla Redazione regionale Rai che avevano già giocato lo scorso anno in un’analoga iniziativa a Sollicciano), è diventato ormai un appuntamento tradizionale in questo periodo vicino al Natale, unendo la passione per il calcio a un messaggio di speranza, reinserimento e vicinanza umana. Attraverso lo sport, infatti, si rinnova l’idea che il campo possa essere uno spazio di incontro e rispetto reciproco, capace di superare barriere e differenze.
La partita è organizzata da Uisp Firenze e Ussi Toscana (Unione Stampa Sportiva Italiana) in collaborazione con la direzione del carcere Gozzini e con il sostegno del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e si inserisce nel percorso di attività sociali e sportive promosse dall’Ussi Toscana, che anche quest’anno ha voluto testimoniare la propria presenza accanto a chi vive situazioni di difficoltà.
Per questo, prima della partita di terrà un momento di incontro e di riflessione al quale parteciperanno Vincenzo Tedeschi, direttore dell’Istituto di pena Gozzini; Sandro Bennucci, presidente Associazione Stampa Toscana; Giampaolo Marchini, presidente Ordine dei giornalisti della Toscana; Franco Morabito, presidente Ussi Toscana; Maria Adele De Francisci, caporedattrice Tgr Rai Toscana; Letizia Perini assessora sport del comune di Firenze; Nicola Armentano, delegato allo sport della Città Metropolitana di Firenze; Gabriella Bruschi, presidente Uisp Firenze; Marco Ceccantini, presidente Uisp Toscana.
“Sarà un’altra tappa di un percorso che portiamo avanti da tanti anni – sottolinea Gabriella Bruschi, presidente Uisp Firenze – infatti lavoriamo per portare l’attività fisica nelle carceri grazie al progetto finanziato dal Comune di Firenze a favore delle Case Circondariali fiorentine, al Gozzini, a Sollicciano e ora anche all’interno del carcere minorile. Per il Gozzini, dove da tempo organizziamo Vivicittà-Porte aperte, la corsa podistica all’interno delle mura del carcere, l’evento del 29 novembre rientra fra le attività che Uisp propone quotidianamente, tra cui corsi di attività fisica adattata, lezioni di corpo libero, attrezzistica e tennis tavolo. Proponiamo alla popolazione detenuta anche attività mirate a creare un ponte fra il carcere ed il tessuto sociale cittadino come la squadra di calcio, quella di pallavolo ed il podismo”.
“E’ un punto fermo – sottolinea Marco Ceccantini, presidente Uisp Toscana – che chi ha commesso degli errori in passato debba scontare la sua pena, ma questo non vuol dire essere soltanto reclusi e passare del tempo senza far niente in un carcere, senza imparare niente. Attraverso lo sport si possono imparare le regole, si può imparare a convivere con gli altri e si può imparare anche ad avere un futuro, tant’è che il nostro impegno come Uisp all’interno del carcere di Sollicciano ha portato, dopo un percorso preciso, all’assunzione a tempo indeterminato di un ex detenuto che lavora nelle nostre strutture. Questo è il modo giusto per scontare una pena ma allo stesso tempo avere la possibilità di redimersi, di imparare qualcosa e di poterlo mettere in pratica per inserirsi nella vita civile. E’ questo che lo sport deve fare, è questo che la Uisp, attraverso lo sport, fa all’interno degli istituti di pena”.
“Lo sport è linguaggio universale e occasione di riscatto – sottolinea il presidente dell’Ussi Toscana Franco Morabito – Entrare in carcere per giocare una partita significa portare un messaggio concreto di dialogo e solidarietà”.
(Fonte: uisp Firenze)
