
C’è una nuova stella nel cielo dell’atletica mondiale, e brilla con la velocità di un lampo. Il suo nome è Sorato Shimizu, ha solo 16 anni e ha corso i 100 metri piani in 10” netti, con vento regolare (+1.7 m/s), scrivendo una pagina che resterà scolpita nella storia dello sport giovanile.
Il prodigio nipponico ha compiuto l’impresa a Hiroshima, durante un meeting inter-liceale di atletica leggera. Un contesto scolastico, quindi, ma con una prestazione da élite mondiale. Il tempo realizzato da Shimizu non è solo clamoroso per la categoria Under 18: è anche un risultato che pochi atleti adulti, persino a livello professionistico, riescono a raggiungere.
Giubilo in pista, incredulità tra gli addetti ai lavori, entusiasmo travolgente sui social giapponesi: Shimizu è già considerato un fenomeno nazionale e non a caso viene definito “il ragazzo volante”. Il suo gesto tecnico è composto, leggero, preciso. Il suo sprint è stato perfetto: reattivo in partenza, progressivo in accelerazione, esplosivo in chiusura.
Il tempo di 10 secondi netti lo colloca idealmente tra i primi 25 atleti al mondo nella stagione assoluta – e questo a soli sedici anni.
Nato nel 2008, Sorato Shimizu gareggia per il liceo Hoshigakuen, indossando la classica canotta giallo-nera. Il suo nome, fino a pochi mesi fa noto solo negli ambienti scolastici giapponesi, ora riecheggia in tutto il mondo dell’atletica. Molti esperti già lo paragonano ai grandi della velocità, anche se – com’è giusto – il ragazzo è ancora all’inizio della sua parabola.
In patria è stato paragonato a Yoshihide Kiryu e Abdul Hakim Sani Brown, i velocisti giapponesi più forti dell’era moderna. Ma nessuno di loro, nemmeno il più precoce, aveva segnato un simile crono a sedici anni.
Che un risultato del genere sia arrivato in un meeting scolastico è un segno dei tempi: il Giappone investe fortemente nello sport giovanile, curando il talento fin dai primi passi. E il fatto che la prestazione sia stata valida a tutti gli effetti – vento regolare, cronometraggio elettronico – la rende già storica.
Impossibile non farsi domande. Shimizu sarà protagonista già tra gli Under 20? Parteciperà ai Mondiali Juniores? Riuscirà a infrangere il muro dei 10 secondi prima della maggiore età? Nessuno lo sa, ma tutti lo attendono. Per ora, resta un dato scolpito, quel 10” netto a 16 anni. Forse la più grande impresa mai vista nello sport giovanile mondiale. E con un sorriso, dopo il traguardo, Shimizu si sistema i capelli. Come se nulla fosse.
Roberto Malini