Scontri durante Genoa-Inter, arresto differito per 5 ultras

Genova – Sono accusati di travisamento con uso di caschi o cappucci, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e in concorso, violazioni della normativa in materia di manifestazioni sportive e danneggiamento aggravato i cinque ultras del tifo genoano arrestati dai poliziotti della Digos di Genova.

Si tratta di arresti in flagranza differita nei confronti delle persone individuate quali responsabili dei disordini che si sono verificati allo stadio L. Ferraris prima della partita del campionato di serie A Genoa-Inter di domenica scorsa.

L’attività investigativa, avviata subito dopo gli scontri, ha permesso di individuare in modo inequivocabile gli arrestati mentre si rendevano protagonisti di condotte di estrema violenza.

L’operazione è stata effettuata entro i ristretti tempi normativamente previsti per procedere all’arresto in flagranza differita, attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadine e dell’impianto sportivo, nonché della documentazione prodotta dagli specialisti della Polizia scientifica. Il tutto supportato dalla profonda conoscenza delle dinamiche e delle persone del mondo ultras da parte degli operatori della Digos.

In particolare, uno degli arrestati è stato ripreso mentre impugnava un cartello in metallo di segnaletica stradale e lo scagliava violentemente contro le Forze dell’ordine schierate a protezione del settore ospiti, frapposte tra la tifoseria genoana e quella interista.

Gli altri arrestati sono stati immortalati mentre brandivano aste, bastoni e cinghie, utilizzati per colpire gli operatori di polizia, in un contesto di aggressività organizzata e reiterata, il tutto con totale disprezzo per l’incolumità pubblica, muovendosi incuranti della presenza di persone e veicoli privati bloccati nel traffico caotico che si era creato.

Gli ultras non esitavano a colpire anche i veicoli con aste di bandiera e bastoni pur di farsi strada e aggredire gli operatori delle Forze dell’ordine.

Sono in corso ulteriori indagini per arrivare a identificare altre persone coinvolte attivamente negli scontri.