Per Agcom, ok a marchi e insegne per i negozi, limitazioni per motori di ricerca e calcio a rischio se non cambia la legge

Marchi e insegne legittimi, Champions e tornei internazionali di calcio a rischio e stop al posizionamento sui motori di ricerca. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti nelle linee guida, che l’Agcom presenterà nelle prossime ore al Consiglio, riguardanti l’applicazione delle norme sul divieto di pubblicità sui giochi contenute nel Decreto Dignità.

 

Le agenzie legali di scommesse – riporta oggi La Repubblica – potranno conservare la loro insegna perché, secondo l’Agcom, non sono una forma di pubblicità, ma marchi che servono a distinguere le imprese legali da quelle illegali. Stesso discorso anche per le insegne di bar e ricevitorie dove si giocano anche altri concorsi.

Nello stesso tempo però Agcom precisa, nelle linee guida, che agenzie, ricevitorie, bar, sale giochi, agenzie ed edicole non potranno mostrare “pubblicità esca che promettono vincite mirabolanti”. La questione diventa invece complicata per quanto riguarda il calcio. Secondo l’Agcom infatti, se il Governo non cambia la legge, le tv saranno costrette ad oscurare gli sponsor dei delle squadre di calcio estere che hanno come sponsor di maglia società di scommesse, così come le pubblicità a bordo campo.

E questo punto creerà non poche difficoltà. Infine, no alle pubblicità sui motori di ricerca come, ad esempio Google. Alle società di gioco non sarà permesso fare promozione sui motori di ricerca, pagando perché il loro sito compaia nelle prime posizioni durante le ricerche generiche di giochi o scommesse.