Oliver Christensen, il portiere arrivato con tante speranze ma…

Il mondo del calcio molto spesso offre meteore che hanno una vita breve e che non riescono a rispettare le attese. Calciatori di incredibile talento afflitti o da problematiche fisiche, o caratteriali e quindi comportamentali, che inficiano la parabola professionistica. In serie A, così come nelle leghe minori, o ancora in quelle estere esistono molteplici esempi di questo tipo. Quello che andremo a trattare in questo focus risponde al nome di Oliver Christensen: portiere danese appartenente ad una grandissima tradizione calcistica. Un giocatore che è arrivato in Italia con tanti sogni e speranze, ma soprattutto con moltissime attese che però non sono state rispettate. Cerchiamo di tracciare un profilo di questo portiere e capire come si è sviluppata la sua parabola calcistica. Inoltre elementi quali valore di mercato, ruolo, caratteristiche tecniche e non solo in questo approfondimento dedicato.

Chi è Oliver Christensen

Come detto in fase di premessa esistono molti esempi di calciatori che hanno avuto una carriera controversa, o per motivi fisici, o comportamentali e di inserimento in quello che è il nostro campionato. La serie A, infatti, così come le leghe minori, hanno bisogno di un periodo di adattamento che spesso i giocatori provenienti dall’estero usano per capire al meglio tattica e movimenti sul campo. Nel caso di Oliver Christensen ovviamente tutto questo ha un peso minore essendo quest’ultimo un portiere, e dunque un ruolo meno sottoposto alle pressioni e tatticismi degli altri 10 calciatori in campo. Tuttavia anche l’estremo difensore ha responsabilità non da poco. Questo portierone danese, quindi di origine e tradizione calcistica di primissimo piano, fa i suoi esordi iniziali con la maglia dell’Odense. Squadra della Superligaen danese, dove milita dal 2018 al 2021. Tre anni in cui cresce moltissimo, sia nei fondamentali che nel carisma, doti che un portiere deve avere per poter guidare la difesa e dare sicurezza al reparto.

Gli sviluppi della carriera di Christensen

Dopo i primi tre anni all’Odense, Oliver Christensen riceva la chiamata che tutti i calciatori agli inizi della carriera desiderano: ossia l’opportunità in un campionato principale europeo. Nello specifico è la serie A e la Fiorentina a mettere gli occhi su questo profilo di giovanissimo estremo difensore danese. Prima di arrivare all’approdo in maglia viola, questo calciatore di belle speranze tra i pali affronta un altro step evolutivo: quello all’Hertha Berlino. Quindi dopo la lega danese, Christensen ha modo di giocare e mettersi alla prova anche nel campionato tedesco. Altre due stagioni, dal 2021 al 2023 che gli consentono di mettere a referto ben 35 presenze. Dopodiché il salto decisivo in avanti in termini di progressione professionistica: il trasferimento alla Fiorentina.

Christensen e la Fiorentina

Dopo aver assaporato la fatica dei campi danesi con l’Odense, e quelli ancor più duri sul piano competitivo dell’Hertha Berlino, ecco che si presenta il 10 agosto del 2023 la grande opportunità chiamata Fiorentina, attualmente in semifinale di Coppa Italia. Una delle più belle piazze d’Italia è pronta ad accogliere nell’estate rovente di quell’anno il portierone danese, che arriva a Firenze carico di speranze e aspettative personali. Inizialmente ricopre il ruolo di dodicesimo, facendo da alternativa a Pietro Terracciano, estremo difensore titolare gigliato. L’esordio con i viola arriva il 27 agosto, quindi prestissimo, nonostante il competitor italiano, e Christensen ha così la chance di giocare da titolare con la Fiorentina in serie A. Tuttavia questa sarà solo la seconda delle due presenze messe a referto dal portiere danese con la maglia viola. Probabilmente, neppure i siti delle scommesse sportive on line avrebbero scommesso su una prima esperienza italiana così deludente per il portiere danese che, però, sembra che voglia mettercela tutta per conquistare la giusta considerazione. Le prospettive, malgrado il poco spazio, sembrano ancora esserci tutte. Ciò che fino ad ora è stata poca è la fiducia da parte dei diversi allenatori che si sono avvicendati sulla panchina della Fiorentina. Ultimo in sequenza Vincenzo Italiano. Un tecnico che amai portieri che impostano anche l’azione con i piedi, e che quindi siano abili anche in questo fondamentale. Un particolare sul quale Oliver deve ancora migliorare molto e ha tutto il tempo per farlo. Il suo metro e 90 non gli dona grandissima rapidità nei movimenti, aspetto che influenza e non poco in negativo la capacità di giostrare palla con i piedi. Il calcio invece è potente e anche abbastanza preciso.

Caratteristiche tecniche, valore e altre curiosità su Oliver Christensen

Oliver Christensen è un portiere danese di 1,90 m che fa della stazza fisica la dote principale. Un’arma importante in fase di uscita sui calci piazzati allungando anche le leve superiori. Tuttavia questa incredibile mole frena molto il portiere in questione nella rapidità e agilità. Elementi tecnici da migliorare molto per arrivare a dare fiducia al reparto difensivo e all’allenatore per poter credere ciecamente in lui. La Fiorentina infatti ha pensato anche ad un possibile prestito proprio per dare maggiore continuità al giocatore, data la giovane età. Questo classe 99’ della Danimarca nel giro della nazionale maggiore dopo i pregressi con le Under, potrebbe trasferirsi a titolo temporaneo altrove per crescere ancora e ritornare in maglia viola più forte che mai. Pronto a farsi carico di quelle responsabilità e pressioni che una piazza come Firenze comporta. Un solo infortunio grave alle spalle, lesione al retto femorale della coscia sinistra nell’ottobre del 2023. Valutazione odierna di circa 4 mln di euro, stando ai dati di Transfermarkt, piattaforma attendibile sul valore dei calciatori europei ed internazionali. In conclusione, stiamo parlando di un giovane talento che però ad oggi non ha ancora espresso il suo potenziale e che ha dalla sua tempo e modo per mettersi in mostra come si deve. Ciò che gli serve è fiducia e spazio al netto di pressioni ambientali e di ruolo (concorrenza). Che sia in maglia viola o meno poco importa, Christensen può ancora determinare in positivo, e farlo in serie A significherebbe tantissimo per un ragazzo che viene dalla Danimarca e che ha dovuto catapultarsi presto in una realtà completamente differente.