Non c’è pace tra gli ulivi del Basket: giallo social tra Hackett vs Federazione

L’avventura della spedizione dell’Italbasket per i mondiali inizia con battibecco social tra Daniel Hackett #DH23 e la Federazione.  A meno di 24 ore, infatti, dal media day a Milano che di fatto sanciva l’apertura del raduno della Nazionale maggiore e la successiva partenza per Pinzolo, fa “rumore” il diverbio social.

L’Italia del basket si prepara al mondiale, e l’urlo si è già strozzato in gola. Polemiche societarie, bilanci ai raggi X, arbitri, Consiglio federale, nazionale, atleti pentiti, tifosi sospettosi, filoazzurri in precario equilibrio tra spontanea passione e agguati indiretti della politica federale: che fare se si sta all’opposizione? Involontaria dichiarazione di consenso? Scippo teleguidato dai persuasori di Gianni Petrucci? Innocente evasione? Nel dubbio, meglio inventare un mondiale alternativo. E’ questo il problema linguistico, politico e sportivo girato ai lettori di IMG Press. Ma non vogliamo fare la guerra al presidente Petrucci, il suo governo lo giudicheremo dopo la Cina, quello che ci interessa adesso è il metodo. Cioè la strumentalizzazione di uomini e cose. Ma torniamo Daniel Hackett #DH23...

 

L’atleta del CSKA Mosca, fresco vincitore dell’Eurolega dopo essere stato autorizzato a ritardare il suo arrivo in ritiro “per motivi personali”, nella serata posta – sul suo profilo Instagram – un post criptico e dai toni apparentamenti polemici, post rimosso successivamente ma dopo aver fatto clamore. Le parole erano “Non capiscono la differenza tra l’amore per il gioco e lo scherzo politico. Non rispettano chi ha rispettato il gioco da anni e chi sul campo spende sudore da quando è bambino. Vogliono apparire vogliono comandare ma fanno solo male al nostro sport. Io sono diverso. Dico alt. Rifletto. Le prese in giro sono state pesanti. Vergognose. Ed io non ci sto!”.Poi la chiusura che a molti appare di difficile comprensione: “Dico alt per chi è stato eliminato, dico alt perché lo dicevo da anni che il sistema è malato in cima. E a me i piedi in testa non me li mettono. Per me, per Pesaro, per Siena per la mia famiglia. Punto #somethingdifferent”.

Ovviamente non si comprende quale sia lo scherzo politico e non è dato comprendere neppure il riferimento a Pesaro e a Siena. Inoltre chi starebbe mettendo i piedi in testa al giocatore? Cosa vuol dire che il sistema è malato in cima?

Non bisogna fare ricerche molto approfondite: nel 2014 che #DH23  fu squalificato per 6 mesi per aver abbandonato senza motivo il ritiro azzurro, adducendo presunti guai fisici che non furono mai accertati dai medici. Vecchi ricordi l’Hackett versione Eurolega 2019 sembrava davvero un altro con molto entusiasmo verso la Nazionale e i mondiali.

Il vertice federale con uno scarno comunicato di poche righe vuol chiarire che “gli accordi con il presidente Petrucci e con il ct Sacchetti prevedono il suo arrivo a Pinzolo venerdì prossimo. Per motivi personali non è riuscito ad aggregarsi alla squadra già oggi a Milano ma lo aspettiamo venerdì come d’intesa. Riguardo le sue esternazioni, che potrebbero riguardare me o la Federazione, sarà mia premura chiarirle a quattr’occhi con lui”.

Per molti, il dubbio non sussiste.

Fin qui la cronaca di ieri come proseguirà questa vicenda lo scopriremo solo vivendo, ripeteva una famosa canzone, anche se i punti interrogativi sono molteplici come le interpretazioni, tra le quali fa rumore quella di Claudio Pea che sul Blog narra “Perché sapete come sono fatto: non mi piace girare intorno al lume e allora vi spiego come penso siano andate realmente le cose. Hackett nei giorni scorsi deve aver comunicato a Giannino Petrucci di non volerne sapere d’andare con la nazionale ai Mondiali in Cina per tutta una serie di ragioni. Non ultima che è stanco e stressato da una lunga stagione nel Cska di Mosca con la quale ha vinto l’EuroLega a maggio e il titolo russo a metà giugno. Ma anche che è sposato da neanche un anno, ha una figlia (Victoria) di nemmeno due e così non è mai a casa (Pesaro). In più il ricordo di una squalifica mal digerita di sei mesi inflittagli dalla Federbasket per avere nel luglio del 2014 abbandonato il ritiro azzurro di Trieste e le voci sempre più insistenti di una rinuncia anche da parte di Gigi Datome pure lui operato al ginocchio come l’ex compagno del Fenerbahce fresco sposo e appena ingaggiato dai New Orleans Pelicans. Ebbene il presidente federale ha invece evidentemente pensato di potere riuscire ancora a convincere Hackett d’unirsi al gruppo di Sacchetti, che si è radunato oggi a Milano e che parte domani per il Trentino, e gli ha concesso “per motivi personali” altri quattro giorni di vacanza. Insomma avrebbero dovuto incontrarsi venerdì a Pinzolo per chiarirsi e invece mi sa tanto che Daniel non ha proprio gradito il comunicato di Giannino che anzi l’ha mandato fuori di testa: insomma ha definitivamente chiuso con la nazionale e per questo sarà di nuovo squalificato”.

Il mese di avvicinamento alla Cina si presenta bollente e non solo per le temperature estive: ho una buona idea, si faccia avanti chi ne ha una migliore… perchè non va bene se uno grida una cosa e in realtà ne dice un’altra, senza volerla dire. Il basket italiano appartiene a tutti non solo ai nobili feudatari.

Ciuff…e…Tino