Nominata la nuova Commissione Regionale CIA Sicilia: Castorina, Giordano e Cosentino, adesso tocca a voi

Con delibera del Presidente CIA dott. Stefano Tedeschi è stata ratificata oggi la nuova Commissione Regionale CIA Sicilia proposta dal Consiglio Direttivo del Comitato Regionale composta da: Andrea Federico Castorina, Antonio Giuseppe Giordano e Claudio Daniel Cosentino.

Al Presidente Castorina, e ai due componenti: Giordano e Cosentino le congratulazioni e l’augurio di un buon lavoro da parte del Presidente Cristina Correnti e dell’intero Consiglio Direttivo Regionale.

Ai dimissionari componenti della ex commissione regionale CIA e agli istruttori regionali dimissionari va il ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni.

dal sito di Fip Sicilia

Andrea Federico Castorina, Antonio Giuseppe Giordano e Claudio Daniel Cosentino non vi invidio ma faccio il tifo per voi: che fatica, essere il coperchio di una pentola che bolle. Che fatica, raccogliere applausi per il progetto della nuova Commissione Regionale CIA Sicilia e poi dover spiegare che sotto quella bandiera per ora c’è solo un movimento in tumulto di idee, di sentimenti: insomma, non un corpo in buona salute.

Sostengo questo a buon diritto perché non sarà facile mettere i puntini sulle I in un luogo dove le regole erano a essere generosi, confuse. Diciamo grigie: né bianche o nere, ma grigie. Mi piacerebbe assistere, quando farete il primo bilancio, incontrando i fischietti siciliani e li guarderete negli occhi, come si fa negli spogliatoi, quando la partita è in salita e i giocatori arrancano se non peggio, e in quei momenti tocca al coach scuoterli, rincuorarli, aggiustare quello che non funziona. Al vostro “Come va?” sono più che sicuro che la massa vi risponderà “Va tutto bene, anzi benissimo!”. Di solito si risponde così questo quando si passa da un capo all’altro.

Figurarsi, chi vuole battersi per un capo che è stato sconfitto nell’urna anche se quel capo ha dispensato favori, incarichi, cortesie e promozioni? Questo è il Paese noto per iniziare una guerra con un alleato e finirla a braccetto con il “nemico iniziale”. E per questo dico che va meno bene se si guarda agli atteggiamenti di quei soggetti ai quali era rivolta la sfida. Non passa giornata di campionato, che – a torto o ragione – qualcuno non inveisca contro gli arbitri, colpevoli di un fischio o un non fischio: e questo vuol dire che, al di là dei torti o delle ragioni, rimangono ghiacciai di incomprensione. In questi ultimi mesi abbiamo registrato quanto ancora grandi siano le diffidenze presenti nel movimento della pallacanestro siciliana.

E non è solo colpa di questo o quel presidente se le regole vengono sistematicamente calpestate: quante gelosie, quanti infantilismi, quante miopie nel badare a salvare qualcosa del proprio vecchio patrimonio, senza la gioia e la grandezza politica di mettere in comune con gli altri qualcosa che serva a salvare questo sport e a ricostruirlo dalle macerie.

La sferzata non è rivolta solo al mondo arbitrale, ma anche alla politica federale che è rimasta sorda all’appello di resettare odio e rancori e di premiare il merito e tutelare l’etica (c’è troppa violenza nei palazzetti signora presidente!). Dopo la “fase uno“, quella della provocazione e della sfida con la rottura con il passato, è ora di iniziare la “fase due“, quella della conoscenza del gioco e delle regole chiare per tutte, senza tutelare gli amici e punire i nemici.

E forse sarà proprio da queste certezze che comincerà la “fase tre“: la fondazione della nuova classe arbitrale siciliana. Per questo IMG PRESS vi augura tanta fortuna perché non sarà facile parlare di regole e merito in un settore – passatemi il termine – per troppo tempo rimasto al guinzaglio del signore di turno. E’ chiaro che bisogna evitarlo, cercando di parlare seriamente e senza fare il gioco delle tre scimmiette.