L’ultimo report riguardante l’integrità nello sport nel mese di settembre, realizzato da un team dell’Università di New Haven, guidato dal professor Declan Hill, esperto di gestione del rischio e antiriciclaggio, insieme a Chris Kronow Rasmussen (Director of Financial Crime Prevention Advisense) e Francesco Baranca (consulente di Sports Integrity Team), ha fatto emergere 169 casi di scommesse sospette, con il calcio in testa con ben 144 possibili match-fixing.
Ma non solo il calcio, infatti non mancano irregolarità anche in altri sport molto importanti. Nello specifico i casi sospetti relativi al calcio nel mese di agosto sono stati 144, 7 nel ping pong, 5 nel basket, 4 negli eSports, 3 nel tennis, 2 nel cricket, 1 nel bandy, 1 nel futsal, 1 nella pallavolo e 1 nella pallamano. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa ‘Agimeg’.
Il continente più colpito è l’Europa con 77 possibili eventi di match-fixing, segue l’Asia con 52 e chiude questo podio negativo l’America del Sud con 34 eventi. In Africa sono 4 gli eventi interessati, mentre in America del Nord e Oceania sono 1 a testa. Gli eventi coinvolti riguardano prettamente lo sport maschile (151 casi), contro i 18 casi rilevati negli sport femminili.
Francesco Baranca, commentando i dati emersi ad Agimeg, ha dichiarato: “E’ stato un mese drammatico come si evince facilmente dai numeri. Ci sono stati giorni in cui si sono verificati una ventina di eventi con possibili manipolazioni. Il problema sta esplodendo per quanto riguarda le categorie giovanili, in questo caso è stata grande protagonista la Coppa d’Asia Under 20 dove hanno partecipato squadre di Paesi protagonisti come Nepal e Laos. Sotto la lente d’ingrandimento anche lo sport femminile, con episodi anche nella Champions League. La situazione è veramente drammatica, ma sembra che nessuno sia interessato a far cambiare le cose”.
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