
La fragilità psicologica è un tema sotto i riflettori per adolescenti e giovani, ancora di più se si tratta di ex pazienti che hanno sconfitto la leucemia. È a questi ragazzi e ragazze incredibilmente forti e allo stesso tempo incredibilmente fragili che da sempre si rivolge l’attenzione di Abbracciamoli Onlus, che raccoglie fondi per i reparti di ematoncologia pediatrica degli ospedali italiani. Per il 2025 l’associazione punta in alto con un nuovo progetto: finanziare un comitato scientifico che dia supporto psicologico ai giovani pazienti, individuando il percorso più vicino ai loro bisogni. Per farlo, ha lanciato Abbracciamoli Tour 2025, un calendario di manifestazioni sportive inclusive, divertenti e partecipate che si svolgeranno in varie località italiane.
Si parte dalla Lombardia, Regione che patrocina il primo appuntamento del 3 maggio prossimo, un evento divertente e coinvolgentesia per chi si batterà in vasca, sia per chi farà il tifo sugli spalti: è la Eliminator Challenge Night, staffetta australiana per 144 partecipanti (24 squadre) che si sfideranno finché non ne trionferà uno solo. Il tutto al ritmo della musica dei DJ, dalle 19.30 alle 22.30 presso il Centro Sportivo Targetti di Rozzano (MI).
«Da sempre Abbracciamoli lancia un messaggio forte e chiaro: mai arrendersi, perché c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarti – commenta il presidente Alberto Cervi –. Lo sport per noi è il veicolo principale di questa filosofia e i nostri eventi, pensati per coinvolgere tutti, sono sia un momento di condivisione e di speranza, sia un modo per raccogliere fondi per la nostra causa. L’obiettivo 2025 è il più ambizioso e innovativo di sempre: costituire un comitato scientifico multidisciplinare per seguire ragazzi e ragazze dal punto di vista della salute mentale, tema delicatissimo ma che spesso passa in secondo piano quando ci si concentra, in primis, sulle cure salva vita. Gli ex pazienti bambini, però, sono segnati nel fisico quanto nella mente. E, per garantire loro un futuro dopo la malattia, è fondamentale prendersi cura delle loro fragilità con percorsi personalizzati. Servono attenzione, servono specialisti dedicati e, soprattutto, servono finanziamenti: il nostro obiettivo è raccogliere 40.000 euro entro la fine dell’anno».
Per arrivare a questo traguardo Abbracciamoli trae forza anche dal sostegno di Regione Lombardia che patrocina, oltre alla Eliminator Challenge Night di Rozzano, anche la Ultramaratona, la gara che Abbracciamoli organizza con successo fin dal 2017 e che quest’anno si terrà il 12 ottobre alla Piscina Faustina di Lodi, con gare di diverso tipo, anche per bambini.
Dichiara Federica Picchi, Sottosegretario Sport e Giovani: «Regione Lombardia è orgogliosa di sostenere iniziative come Abbracciamoli Tour, che coniugano sport, solidarietà e attenzione concreta ai giovani. Lo sport non è solo competizione, ma anche rinascita, energia e speranza: valori che Abbracciamoli porta avanti con passione e determinazione. Vogliamo essere al fianco di chi dimostra che è possibile trasformare la solitudine e la fatica della malattia in una nuova forza. Sostenere i ragazzi e le ragazze nel loro percorso di crescita, soprattutto dopo un momento difficile, è una responsabilità che Regione Lombardia sente profondamente».
Inoltre Abbracciamoli Tour 2025 rientra nel programma di celebrazioni di “Italia dei Giochi”, prestigiosa serie di iniziative di avvicinamento alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali promossa dalla Fondazione Milano Cortina 2026.
L’impegno di Abbracciamoli Onlus per i giovani pazienti
L’associazione nasce nel 2013 per supportare la ricerca sulla leucemia e sulle patologie a essa correlate, principalmente attraverso raccolte fondi legate all’organizzazione di manifestazioni sportive animate da uno spirito di condivisione e aiuto reciproco. In 12 anni di attività, Abbracciamoli ha costruito una rete di sostegno attraverso lo sport, coinvolgendo atleti, volontari e sostenitori. Sono stati organizzati 48 eventi sportivi, con oltre 6.474 partecipanti e oltre 35.000 euro raccolti.
Questo si è tradotto in aiuti concreti destinati alla ricerca sulla leucemia pediatrica e al supporto delle famiglie coinvolte, con donazioni che destinate a centri di riferimento per la ricerca e la cura come il Centro Maria Letizia Verga, l’Ospedale San Matteo di Pavia e il Burlo di Trieste. Hanno garantito ai pazienti l’accesso a terapie necessarie e alle famiglie un sostegno economico nei momenti più difficili.
Dalla consapevolezza che l’ospedalizzazione prolungata e le terapie lasciano segni profondi, non solo sul corpo ma anche nella mente di chi ha vissuto la malattia, nasce l’obiettivo 2025 di costituire un comitato scientifico multidisciplinare focalizzato sulle fragilità di ragazzi e ragazze.
«Affrontare la leucemia significa non solo vincere la battaglia contro la malattia, ma anche imparare a convivere con le patologie correlate e le fragilità che questa esperienza lascia dietro di sé. L’ansia, la perdita di autostima, la paura di una ricaduta o la difficoltà a ritrovare una quotidianità serena sono solo alcune delle sfide che i pazienti seguiti dal protocollo pediatrico, che accompagna bambini, adolescenti e giovani adulti fino ai 20 anni, devono affrontare dopo la fine delle cure» ricorda Alberto Cervi.