La testimonianza di Giusy Versace ha entusiasmato Martellago (Ve)

Giusy Versace e la sua autobiografia ‘Con la testa e con il cuore si va ovunque’ (Best seller Mondadori) sono state protagoniste dell’incontro organizzato dall’Associazione Progresso Civico ieri, 8 maggio, all’Auditorium San Salvatore di Piazza della Vittoria di Martellago (Ve), alla presenza del sindaco Andrea Saccarola, dell’assessore allo sport Daniele Favaretto del conigliere regionale del Veneto Lucas Pavanetto che ha donato alla Versace un riconoscimento da parte del Consiglio Regionale del Veneto e moderato da Marco Garbin, presidente dell’associazione organizzatrice.

Un incontro aperto a cittadinanza, alle scuole e a tutte le associazioni sportive del territorio, organizzato per promuovere, attraverso la testimonianza diretta della Versace, la cultura dell’inclusione. Ad ascoltarla oltre 100 persone, fermatesi poi a lungo per strappare selfie e farsi autografare le copie dei libri, tra cui anche Wondergiusy, il secondo libro scritto da Giusy e dedicato soprattutto ai giovani.

L’incontro con Giusy Versace è stato anche l’emozionante occasione per consegnare una targa al giovanissimo paratleta veneziano Carlo Fanton. Carlo, 11 anni, è affetto da malattia neuro muscolare Sma di tipo 2, ed è in carrozzina da quando aveva 1 anno, ma anche per lui lo sport è stato importante in quanto ha giocato ad hockey e calcio in carrozzina elettrica (power wheelchair).

”Ringrazio il sindaco Saccarola, l’assessore Favaretto e Marco Garbin per la splendida accoglienza e il tanto e caloroso pubblico accorso in una serata coincisa, tra l’altro, con l’elezione del nuovo Papa. Incontri come questi, oltre a permettermi di ritrovare anche tanti amici e abbracciare gente nuova, aiutano anche a me ad esorcizzare il dolore e la paura, così come è stato molto terapeutico scrivere la mia autobiografia e mettere nero su bianco tutta la mia sofferenza dopo quel tragico incidente, ma anche le innumerevoli cose belle che ho realizzato nella mia seconda vita.  Ogni volta che mi racconto al pubblico è sempre un’emozione nuova e spero che all’ascoltatore arrivino sempre messaggi positivi, di speranza, di conforto, di gioia e di riscatto perchè tutti abbiamo bisogno di questi sentimenti. Provo a gettare semi di gentilezza nella speranza che possano essere raccolti e diffusi per costruire un mondo migliore, più gentile e inclusivo. Infine, è stato bella tornare in Veneto, terra che mi ha adottata: qui feci il Volo dell’Aquila al Carnevale di Venezia nel 2015 e ogni anno torno sempre volentieri in occasione della Venicemarathon. Ieri sera è stata l’occasione per poter rivedere amici come gli atleti paralimpici Moreno Pesce ed Elena Favaretto, il delegato regionale Fispes Maurizio Menin e il presidente di Venicemarathon Piero Rosa Salva”.