La Roma interrompe la crisi: 4 a 0 al Lecce

La Roma, che non vinceva dal 3 a 1 di Genova del 19 gennaio, supera il Lecce con un rotondo 4 a 0 e si riavvicina all’Atalanta che non ha disputato la propria gara per il rinvio causato dal Coronavirus.

 

Le due formazioni arrivavano da momenti completamente diversi, i salentini reduci da ben 3 vittorie consecutive, i giallorossi con appena 4 punti nel 2020.

Fonseca lancia dal 1′ Bruno Peres, preferendolo a Spinazzola, e Mancini, che vince il ballottaggio con Fazio, al fianco di Smalling, fascia sinistra affidata a Kolarov; mediana obbligata con Veretout e Cristante a fare da filtro con la trequarti composta da Ünder, Pellegrini e Mkhitaryan ad agire alle spalle di Dzeko.

Liverani, è costretto a schierare una formazione obbligata, considerati gli indisponibili Babacar, Farias e Falco. Tra i pali Vigorito viene preferito nuovamente a Gabriel, la linea a 4 di difesa è composta da Calderoni, Rossettini, Lucioni e Donati, il centrocampo a 3 vede Petriccione, Deiola e Majer e Barak e Mancosu alle spalle di Lapadula, unica punta.

La gara inizia con un match che vede una Roma a trazione anteriore, con un controllo assoluto della gara che capisce quando deve girare palla e quando affondare il colpo. Così fa dopo appena 7′ quando Mkhitaryan imbecca con una bella verticalizzazione Pellegrini che al volo stoppa, ma al momento di calciare si sbilancia e conclude alto. Dopo altri 3′ è Dzeko ad avere tra i piedi il pallone del vantaggio, ma il bosniaco è troppo macchinoso nel girarsi e Rossettini riesce a murare la conclusione. Ma il gol è nell’aria ed infatti al 12′ Mkhitaryan, scatenato, recupera palla e riesce a verticalizzare per Ünder che, freddo, supera Vigorito con una conclusione rasoterra.

Al 15’ Ünder, lanciato a rete, è fermato da un’uscita al limite dell’estremo difensore salentino, che salva il risultato.

Il Lecce è tutto nelle ripartenze di Mancosu e Barak, e nel merito della squadra di Liverani di non buttare mai palla, ma cercare sempre di giocare iniziando la manovra dai difensori.

Ma oltre questo la squadra che ha fatto 9 punti nelle ultime 3 gare è solo una sbiadita copia rispetto l’11 dell’Olimpico. Infatti dopo un altro tentativo di Dzeko di poco alto, e una conclusione di Pellegrini che da pochi passi spedisce fuori, Mkhitaryan, servito da Dzeko, trova la gioia personale, superando Vigorito e mettendo ulteriormente la gara in discesa.

L’unico sussulto pugliese sta in un errore in uscita di Bruno Peres, con Mancosu che può approfittare, ma è rimontato da un chirurgico Smalling che in scivolata gli sradica il pallone dai piedi.

La seconda frazione si gioca a ritmi bassi, con la Roma che , complice la gara di giovedì dove dovrà guadagnare il passaggio agli ottavi di finale di Europa League, non ha alcun interesse a vivacizzare la gara. Nonostante ciò al 68′ Dzeko servito da Kluivert in area, prima spara addosso a Vigorito, poi sulla ribattuta spedisce in rete, il guardalinee alza la bandierina, ma Mazzoleni al Var convalida.

Il neo entrato Carlos Peres prova il bis, dopo la rete di giovedì, ma la sua conclusione al volo termina fuori.

Giornata no per il Lecce che prende anche un palo su una bella girata di Lapadula, poi all’80’ Kolarov chiude definitivamente la gara con una conclusione troppo potente per il portiere salentino.

Ci sarebbe spazio anche per il 5 a 0 di Kluivert, ma Vigorito riesce ad allungarsi e negare la gioia del gol l’olandese.

La Roma ritrova la vittoria dopo un periodo nero e bissa il successo europeo di giovedì. Riesce inoltre per la prima volta nel 2020 a tenere la porta inviolata.

Il Lecce nonostante l’atteggiamento propositivo non è riuscito a trovare la chiave per scardinare il gioco  avversario. I salentini sono ora attesi da una serie di gare con un altro coefficiente di difficoltà: Atalanta, Milan e Juventus.

Claudio Andò