Il derby delle papere: finisce 1 a 1 Roma – Lazio

Il derby delle papere tra Roma e Lazio finisce in pareggio per 1 a 1. Risultato che sta stretto ai giallorossi, ampiamente padroni del campo per tutta la gara, che passano avanti con Dzeko. Dopo appena 5 minuti però, complice un’incomprensione tra Pau Lopez e Smalling, si fanno agguantare da Acerbi.

 

Il dominio nei 90′ è reso lampante dal dato dei tiri, 16 a 3.

Nonostante non rischino mai, i giallorossi non riescono a trovare l’acuto per tornare in vantaggio.

La Lazio si ferma dopo 11 vittorie consecutive. Immobile è stato totalmente annullato da Smalling e Mancini, che hanno fermato il capocannoniere della Serie A, tagliandolo fuori dal gioco per tutta la gara.

Fonseca conferma l’11 della vigilia, con l’unica novità che vede Santon a destra e Spinazzola al posto di Kolarov, centrali Smalling e Mancini, la mediana composta da Cristante e Veretout a fare da filtro con la trequarti con Ünder, Pellegrini e Kluivert alle spalle di Dzeko.

Inzaghi schiera la formazione migliore con Strakosha tra i pali, difesa a tre composta da Luiz Felipe, Acerbi e Radu, Lazzari e Lulic sulle fasce, i tre centrali di centrocampo Luis Alberto, Milinkovic Savic e Lucas Leiva, la coppia d’attacco composta da Immobile e Correa, recuperato dai recenti acciacchi e preferito a Caicedo.

Sin dai primi scampoli di gioco è la Roma ad avere il pallino del gioco e schiacciando la Lazio nella propria metà campo, con i bianco azzurri che contrappongono alla manovra giallorossa, una gara fatta di strappi.

La prima occasione per i giallorossi è al 13′ con una torre di Smalling che arriva nei piedi di Mancini che aggiusta la palla a Cristante che scarica un destro potente ma che viene deviato da Radu.

La Lazio prova a ripartire in contropiede con Immobile e Correa, ma al 26′ arriva il vantaggio romanista: un lancio lungo da metà campo trova Dzeko, che di nuca riesce ad anticipare Strakosha, non perfetto in uscita, con il pallone che si impenna ed entra in porta, sbattendo prima contro il palo.

Dopo appena un minuto i giallorossi sfiorano il raddoppio con una cavalcata di Dzeko che serve Ünder, il turco scarica un bel tiro, che viene però ribattuto da Acerbi, sulla sfera si fionda Dzeko ma anche questa volta è la difesa biancoazzurra a contrapporsi alla conclusione del bosniaco, salvando sulla linea.

Sembra il preludio ad una gara a senso unico, eppure dopo 5′ la Lazio trova il pareggio: Pau Lopez nel tentativo di salvare la palla dal corner rimette la sfera in campo, la palla si impenna e l’estremo difensore giallorosso e Smalling si disturbano per intercettare il pallone; di questa incomprensione ne approfitta Acerbi, che più lesto di tutti spedisce il pallone in rete.

È una doccia fredda per la Roma che fino a quel momento non aveva subito neanche un tiro in porta.

A ribadire che la serata non è di quelle fortunate è il palo colpito al 45′ da Pellegrini, che scaglia una bella conclusione dalla trequarti, ma che appunto si infrange contro il legno della porta.

I giallorossi nel secondo tempo ripartono in maniera aggressiva, e al 48′ con Veretout sfiora il vantaggio, ma la conclusione dell’ex viola termina di poco fuori.

La squadra di Fonseca, un minuto dopo, si vede assegnare e poi annullare un rigore: Ünder, migliore in campo, supera Lulic con un numero d’alta scuola e serve un pallone rasoterra in area sul quale si fionda Kluivert; l’olandese finisce a terra, sgambettato da Patric. Calvarese prima indica il dischetto, ma dopo aver consultato il Var torna sui suoi passi e annulla la chiamata.

Immobile ha la sua unica occasione al 62′, ma servito in area da Lulic, spara larghissimo.

Il mood dei due allenatori e delle squadre è facilmente intuibile dai cambi: Inzaghi, cercando di mantenere il risultato mette dentro Parolo per Luis Alberto, Fonseca mette tutta l’artiglieria pesante di cui dispone, lanciando in campo Kolarov, Perotti e Pastore.

La Roma ci prova prima con Dzeko, che da pochi passi spara in faccia a Strakosha, poi con Kluivert che calcia di poco al lato e ancora con Dzeko, ma il colpo di testa, debole e centrale e facile preda per il portiere laziale.

L’ultima occasione è però per la Lazio, con una potente conclusione di Milinkovic Savic che fa la barba al palo e termina fuori.

È un pari amaro per i giallorossi, troppo sciuponi, e colpevoli di aver regalato un gol e gli avversari.

Si ferma la striscia consecutiva di vittorie, ma il pari che va largo alla squadra di Inzaghi che raccoglie più di quanto semina, nonostante uno sterile Immobile che, ben arignato dalla coppia difensiva giallorossa, non riesce completamente a incidere.

Claudio Andò