IL CASO SIENA E LA SENTENZA CHE CONDANNA IL BASKET SICILIANO

Il silenzio non fa domande, ma può darci una risposta a tutto. In queste ore nella sede di Via Vitorchiano, la Corte Sportiva d’Appello della Federazione Italiana Pallacanestro, sta trattando il ricorso della Mens Sans Siena ed emetterà UNA SENTENZA GIÀ SCRITTA: attenzione,  che la MENS SANA SIENA era da escludere dal campionato molto tempo prima o, ancora meglio, non era da accettare l’iscrizione, nessuno può contestarlo.

 

Quello che storpia e lascia basiti sono le motivazioni quali “ritenuto pertanto che ci si trova di fronte a una palese alterazione della uguaglianza competitiva delle squadre in campo, ….inseriva a referto un numero significativo di atleti appartenenti alle categorie giovanili” che porta, oltre al l’esclusione, all’annullamento di tutte le partite. Vorrei ricordare al presidente Fip, Gianni Petrucci, che lo stile non è solo il bel discorso di apertura alla cerimonia di inizio mandato, ma anche la scelta delle parole, e il tono in queste circostanze dove l’etica e la sportività sono fondamentali per la credibilità stessa della federazione e a cascata, dei campionati.

Nel frattempo, con Siena fuori dai giochi la Virtus Roma può tirare un sospiro di sollievo con Capo d’Orlando staccato di due punti: della serie stiamo lavorando per il miglioramento delle condizioni di pari opportunità! IMG Press scrive questo per dovere di informazione e di giustizia ma c’è chi continua a presentarci solo come arroganti e cattivi (Riccardo Caruso, Fip Sicilia). Ma no, Presidente Petrucci, diciamo che a volte la federazione ha l’occhio sghembo.

Che la giustizia federale sia attenta e rispettosa dei regolamenti nessuno lo mette in dubbio ma noi ci chiediamo: quanti precedenti ci sono di squadre che terminano il campionato con i giovani? Tant’è quella più eclatante, la Sebastiani Rieti- Napoli, esclusa per non aver pagato le tasse federali e non perché disputava le gare con i giovani.

Cos’altro si può inventare per avvilire di più la pallacanestro italiana? Col furto di emozioni è già stato fatto tutto!

Per la Sicilia del basket e per suoi appassionati sarà una pesante tegola in quanto l’Orlandina, la squadra del Presidente Sindoni, si ritroverà attardata di due punti dalla vetta della classifica detenuta dalla Virtus Roma. Si avete capito bene la Virtus Roma che da questa sentenza ne trae un beneficio enorme aprendogli in autostrada per la promozione diretta a scapito del Capo d’Orlando. Continuo a pensare che questo sport abbia bisogno di zone il meno grigie possibili, e se vedo una grandezza in Petrucci nel restare a galla nonostante tanti scivoloni non ne vedo nel tentativo di difendere una decisione indifendibile per tempi e modi. Scusate, è impossibile stare zitti.

Ora non vogliamo fare nessuna dietrologia anche perché il presidente Toti ha le sue gatte da pelare (vicenda Stadio Roma) ma questi avvenimenti e queste decisioni assunte dalla giustizia federale ci lasciano molto perplessi. Di contro eravamo certi del silenzio dei nostri rappresentati federali, Ninni Gebbia e Riccardo Caruso che nessuna presa di posizione hanno manifestato. Ma mentre per il Presidente Caruso si potrebbe ipotizzare un silenzio tattico per non scontentare nessuno, in quanto con l’esclusione di Siena la Pallacanestro Trapani ne avrebbe un vantaggio consistente, che le permetterebbe di agguantare i play – off, del Consigliere/Commissario Tecnico Gebbia non si comprende il perché. O forse ritiene che la rappresentanza della Sicilia nella massima serie sia un fatto esclusivo del settore femminile? Tutte le parole, comprese quelle vane, se le porta in groppa lui.

Deprimente, davvero, che la coppia Caruso – Gebbia non arrivino a capire certe cose, oppure che facciano finta di non capirle. Sono affari loro, certamente, ma a noi piacerebbe che nel tempo libero qualcuno ricordasse alla coppia d’assi del basket isolano il caso Siena. Dubitiamo che lo facciano Curella & Terrasi. Siamo al paradosso: la difesa del diritto di Capo d’Orlando di competere ad armi pari con la Virtus Roma è vista come un grande ostacolo ai loro progetti (?). Al di là delle non dichiarazioni, basta vedere l’assortimento delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. Se vogliamo essere pignoli, ma davvero c’è bisogno di appendersi al risultato di stasera per bocciare questo Comitato siciliano?

Ciuff…e…Tino