CLASSIFICA ATP: BERRETTINI TRIONFA MA SCENDE, SINNER E SONEGO STABILI

Matteo (11), nonostante lo storico bis al Queen’s, esce dalla top-10 per la prima volta dall’ottobre 2019. Il 26enne romano si conferma dunque n. 1 d’Italia davanti a Sinner (13) e Sonego (32), che mantengono le rispettive posizioni. Tra i primi 100 scende tre gradini Fognini (62) mentre ne sale altrettanti Musetti (71)…

Matteo Berrettini dopo quasi tre mesi di assenza per un infortunio alla mano destra è tornato in campo vincendo nove partite consecutive, conquistando l’ATP 250 di Stoccarda prima e realizzando il bis al “500” del Queen’s poi. Nonostante questi incredibili risultati, il 26enne romano è scivolato fuori dalla top-10 mondiale per la prima volta dal 2019. Era il 28 ottobre di quell’anno quando Matteo si posizionò sul nono gradino della classifica e da allora, fino ad oggi, non era mai uscito dai primi 10 giocatori del mondo.

“Colpa” della vittoria del polacco Hubert Hurkacz nell’ATP 500 di Halle (giocato in contemporanea con il torneo londinese vinto dall’azzurro), che gli ha così garantito il superamento su Berrettini nel ranking maschile. Importante comunque per Matteo confermare i punti per la vittoria dello scorso anno al Queen’s, che gli hanoo permesso di posizionarsi sull’11esimo gradino della classifica garantendogli di rientrare fra le prime otto teste di serie a Wimbledon (vista l’esclusione di Medvedev e Rublev e il forfait di Zverev, che al momento lo precedono nel ranking), dove l’azzurro difende la finale dell’ultima edizione anche se non per quanto riguarda il ranking visto che quest’anno, come noto, lo Slam londinese (al via il prossimo 27 giugno) non assegnerà punti ATP.

Berrettini si conferma comunque n. 1 d’Italia, davanti a Jannik Sinner (13) e Lorenzo Sonego (32) che mantengono le rispettive posizioni rispetto all’ultimo aggiornamento della classifica, in attesa di vederli entrambi all’opera nel “250” di Eastbourne. Tra i primi 50 giocatori del mondo si registra la perdita di tre postazioni per Fabio Fognini (62), mentre ne guadagna altrettante Lorenzo Musetti (71). Stesso risultato anche per Stefano Travaglia (135), che supera Gianluca Mager (139) e precede anche Franco Agamenone (143), ovvero i primi italiani fuori dalla top-100 mondiale.

Da segnalare poi il balzo operato questa settimana da Marco Cecchinato che, semifinalista nel weekend al Challenger di Parma, ha risalito ben 35 posizioni raggiungendo la n. 171. Nei quarti di finale del torneo emiliano è arrivato Andrea Arnaboldi (193), che oggi sale 17 gradini in classifica rientrando tra i primi 200 giocatori del mondo.