Calcio: Roma ma che combini?

La Roma butta via il 3 a 0 consolidato nel primo tempo, non scendendo in campo nella seconda frazione di gioco, facendosi recuperare per 3 a 3, stesso risultato dell’andata, grazie a una prova di alta personalità dei nerazzurri.

I dubbi sulla forza mentale dei giallorossi, già pervenuti nella gara contro il Torino, si sono ripresentati ancora più forti, e questa volta a vincere è la convinzione che i giallorossi non possiedono la solidità mentale della scorsa stagione.

Bergamo si è dimostrata terra difficile per le big, l’Inter è caduta subendo 4 reti, la Juventus, dominatrice del campionato, è stata fermata sul pareggio, ma in una gara senza storia,in cui erano stai posti ben tre sigilli, con un Dzeko ritrovato, non può vedere un secondo tempo con una squadra in totale balia dell’avversario.

Gasperini dietro preferisce Djimsiti a Palomino e a sinistra Castagne a Gosens, Di Francesco invece deve rinunciare in extremis a Fazio, debilitato dall’influenza settimanale. Confermata davanti l’opzione di Zaniolo spostato a destra.

La gara si sblocca subito con il redivivo Dzeko che, ben servito da Zaniolo, supera Berihsa.

Alla mezz’ora arriva il raddoppio, sempre con il bosniaco, che è abilissimo a sfruttare il malinteso tra Berisha e Toloi, e a segnare la prima doppietta in campionato.

 

L’Atalanta è però punita più dei suoi demeriti perché nel mezzo delle due marcature giallorosse ha diverse occasioni per pareggiare.

Gomez è un costante pericolo per la Roma: prima prende la traversa su angolo (6’), poi manda dentro Ilicic che spreca a lato da solo davanti ad Olsen (9’) e infine mette dentro una palla tagliata bassa su cui ancora Ilicic arriva con un soffio di ritardo per il tap-in vincente.

 

La regola madre del calcio del “gol sbagliato, gol subito” si conferma ferrea anche in questo caso, infatti agli errori sotto porta dei nerazzurri, si contrappone la terza marcatura per i giallorossi, con Zaniolo che manda in porta El Shaarawy che supera Berisha.

Partita finita? Macchè.

In pieno recupero Castagne svetta di testa e sigla l’apparente gol della bandiera, che in realtà dona nuova linfa si nerazzurri.

E infatti la seconda frazione di gioco è un dominio bergamasco, un mix di personalità, forza fisica e qualità che annichilisce i giallorossi.

Ilicic spreca a pochi passi da Olsen, ma poco dopo una pennellata di Gomez, ispiratissimo, pesca Toloi che supera nuovamente Olsen.

La pressione nerazzurra sale a mille e la Roma è chiusa nella sua metà campo.

Di Francesco per riequilibrare la squadra inserisce Florenzi per Pellegrini, riportando Zaniolo alle spalle di Dzeko.

Al 23’ Ilicic va giù in area, per Calvarese è simulazione, con giallo per lo sloveno. Poi interviene la Var e Calvarese torna sui suoi passi: rigore, con il giallo che da Ilicic passa a Kolarov. Sul dischetto va Zapata, che calcia alle stelle. Il colombiano però si rifa un minuto dopo, quando di destro beffa Olsen, con Manolas che si dimostra nuovamente in ritardo in chiusura.

I bergamaschi non sono sazi e continuano a spingere sfiorando il 4 a 3 prima con Hateboer e successivamente con Castagne.

Partita incredibile, una giostra di emozioni che vede le due squadre felici a metà: l’Atalanta è riuscita a recuperare 3 gol, ma avrebbe anche potuto vincere, i giallorossi hanno visto sfumare una vittoria già scritta, ma ad un certo punto anche il punto sembrava non più cosa certa.

Emergenza uomini per la gara contro il Milan per i giallorossi, N’zonzi e Cristante, entrambi diffidati, sono finiti nel taccuino di Calvarese. Si punta su un recupero dal primo minuto per De Rossi e un arretramento sulla mediana per Pellegrini: una situazione di precarietà che non vuole abbondare la Roma quest’anno.

Claudio Andò